Rio dei Servi, nel Sestiere di Cannaregio
Il Rio dei Servi, il quale deve il suo nome alla già prospiciente chiesa di Santa Maria dei Servi, inizia dall’incrocio formato con il Rio de la Misericordia e termina nell’incrocio formato con il Rio de Santa Fosca e il Rio de la Madalena.
Alcuni frati dell’ordine dei Servi di Maria, venuti a Venezia nel 1316, poterono, con gli aiuti di un Giovanni Avanzo, fondare in questa situazione un monastero ed un tempio, di cui si pose la prima pietra il 24 marzo 1318, ma che solo però nel 1474 ottenne perfezione, e nel 1491 fu consacrato da Antonio Saracco arcivescovo di Corinto.
Questo tempio fu nel 1813 quasi del tutto demolito unitamente al monastero, il quale nel 1766 aveva patito un grave incendio. Sopra l’area ove sorgevano gli edifici i dei Serviti si trova oggidì il nuovo Istituto di Patronato per le donne dimesse dal carcere, di cui si pose la prima pietra il 30 giugno 1862, a merito di mons. Daniele Canal, e della pia donna Anna Maria Marovich.
Nel monastero dei Servi passò la sua vita fra’ Paolo Sarpi, consultore e teologo della Repubblica, morto nel 1623. Le di lui ceneri si scoprirono a caso nel 1722, nel 1813 vennero deposte provvisoriamente nella biblioteca di San Marco, e finalmente nel 1828 collocate nella chiesa di San Michele di Murano. (1)
Sulle sue rive si affacciano:
- Rio del Grimani
- Fondamenta Daniele Canal, con parapetto in ferro sostenuto da pilastri in pietra, e tre rive con gradini paralleli al rio e anelli d’ormeggio
- Calle Tornielli, con riva con gradini paralleli al rio e una piazzola
- Volto Santo, con sottoportico e riva d’accesso con gradini paralleli al rio
- Rio de San Marcuola
- Squero già Battistin all’Anconeta, ora deposito materiale edile
- Campiello Lombardo, con riva con gradini paralleli al rio, con piazzola ed anelli d’ormeggio
- Squero già Casal ai Servi, ora sede dell’Associazione Arzanà
- Rio de la Misericordia
- diverse porte d’acqua lungo il rio
Palazzo Grimani ai Servi. Il palazzo dei Grimani ai Servi, in Fondamenta Daniele Canal, venne completamente distrutto nell’Ottocento, non restandone più memoria. La linea Grimani dai Servi si estinse in un Giovanni q. Antonio, che, dopo essere stato ambasciatore a Vienna ed a Parigi, mori nel 1735, lasciando unica superstite ed erede la figlia Maria Loredana, maritata nel 1772 con Francesco Morosini, e mancata a vivi nel 1828. (2)
(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872
(2) Giuseppe Tassini. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885
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