Corte Morosina a San Giovanni Grisostomo (Cannaregio)
MOROSINI (Calle, Corte) a S. Giovanni Crisostomo. Mettono ad un palazzo che ha la facciata archiacuta sul rivo, e che tuttora è posseduto dai Morosini. Nell’atrio di questo palazzo, al basso di una colonna, appiedi della scala, si leggesi, sotto l’arma Morosina, la seguente iscrizione: MARINUS MAUROCENUS / AUCTOR 1369 / VINCENTIUS DESCENDES / RESTAURATOR 1715.
Quinci apprendiamo la data precisa della fondazione, e di un restauro del palazzo medesimo.
La famiglia Morosini, venuta fra noi nei primissimi tempi, si rese chiara fino dal secolo X per l’erezione della chiesa di S. Michele Arcangelo, e del monastero di S. Giorgio Maggiore, fondato da Giovanni Morosini, posto dopo morte nel novero dei beati, sopra un’isoletta donatagli dal doge Tribuno Memo.
I Morosini ebbero quattro dogi, tre dogaresse, e due regine, cioè Tommasina, moglie d’Andrea roe d’Ungheria, e Costanza, moglie di Wladislao re di Servia. Andarono pur chiari ed illustri per due cardinali, per parecchi valorosi capitani, e per due storici delle cose patrie, Andrea e Paolo. Di molte giurisdizioni erano dotati, come della terra e castello della Tisana in Friuli, e della signoria di S. Vicenti nell’Istria.
In Corte Morosini a S. G. Crisostomo vi é tuttora un antico anello di pozzo con l’arma della cittadinesca famiglia Usnago, la quale, secondo le cronache, possedeva stabili nella suddetta contrada. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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