Squero Battistin all’Anconeta, nel Sestiere di Cannaregio

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Ex squero Battistin, alla confluenza dei Rii di San Marcuola, di Santa Fosca e dei Servi - Sestiere di Cannaregio

Squero Battistin all’Anconeta, nel Sestiere di Cannaregio

Nella Veduta di Venezia di Jacopo de’ Barbari, si può osservare, come già nel Cinquecento, esisteva una sequenza contigua di squeri che fronteggiavano la Chiesa di Santa Maria dei Servi (atterrata nella prima metà dell’Ottocento), lungo il lato opposto del Rio dei Servi.

L’interruzione di questa sequenza di squeri, con delle abitazioni costruite fra la fine del Cinquecento e l’inizio del secolo successivo, portò di fatto alla creazione di tre distinti squeri; due contermini verso nord, posseduti dal capitolo di San Marcuola e identificati con il nome “ai Servi“, uno più piccolo verso sud, con lo scalo in asse rispetto alla confluenza del Rio de Santa Fosca in quello dei Servi, posseduto dalla famiglia patrizia Da Riva e identificato con l’appellativo “all’Anconeta“, dal nome di un vicino oratorio (demolito nel 1859).

Lo squero all’Anconeta, posseduto per secoli del casato patrizio dei Da Riva, era nel 1661 affittato ad Andrea squerariol per 44 ducati annui, portati a 48 all’inizio del Settecento quando vi risiedeva mistro Piero Vincenti, e dal 1731 Giovanni Maria Sabbe.

Nel 1805 lo squero era posseduto da Giovanni Battista Da Riva del fu Antonio; descritto quale casa e locale ad uso di fabbricar barche, presentava un’area non edificata prospiciente il rio più estesa di quella attuale. Sulla porzione scoperta a fianco della tèza originaria, ancor oggi facilmente riconoscibile, nella seconda meta dell’Ottocento venne infatti costruito un nuovo fabbricato, caratterizzato da un’unica falda spiovente.

Nel 1812 la proprietà, pervenuta quale ”bene dotale” a Elena Marchesini, consorte del patrizio veneto Giovanni Antonio da Riva (e descritta quale un luogo grande ed un terreno ad uso di squero) venne locata a Valentin De Angeli e Florian Vittoria; nel 1828 il conduttore era Giuseppe Conego, e nel 1845 era di proprietà dei Casal.

Nel 1905, alla morte di Giuseppe Casal, Elisabetta Panciera figlia di Valentino Panciera detto Besarel e vedova di Antonio Casal, con i figli minori Maria, Erminia, Giuseppe e Caterina, ereditava dal marito per la quota disponibile e per la legittima, i due squeri contigui “ai Servi“. L’altra parte dell’eredità andava alle sorelle e al fratello di Antonio; Teresa, Virginia, Angela e Angelo. In particolare Angela Casal, coniugata con Cini Timoteo nato a Forno di Zoldo, ereditava lo squero “all’Anconeta” e la casa sovrastante.

Verso il 1920 il cantiere venne preso in affitto da Antonio Battistin, lavorante presso lo squero di Michele Casal agli Ognissanti, la parte del fabbricato costruito nell’Ottocento, era invece affittata alla ditta Fassini, un’officina fabbrile. Nel 1956 i fratelli Cini Antonio e Cini Maria Igina si divisero, per due terzi a favore di Antonio e per un terzo a favore di Maria, quanto ereditato dalla madre Angela Casal. Ad Antonio spetterà l’officina fabbrile, l’officina riparazione natanti e lo squero, a Maria Igina spetterà la casa sovrastante. (1)

Nel 1962 il cantiere venne acquistato dai figli di Antonio Battistin, Aristide ed Alcide, ultimi rappresentanti della più antica famiglia di squerarioli d’origine zoldana attiva in Venezia. L’acquisto avvenne tramite il fratello della suocera di Aristide, che lo comprava a Zoldo da Cini Antonio, e lo intestava inizialmente alla moglie Bon Teresa per cederlo successivamente ai fratelli Battistin. (2)

In società fino alla dipartita di Aristide avvenuta nel 1997, Alcide continuerà da solo l’attività per alcuni mesi fino a quando, dopo il raggiungimento dell’età pensionabile, nel 1998 decise di chiudere definitivamente lo squero, interrompendo, in questo modo, l’antica attività famigliare. Lo squero venne venduto alla ditta Marino Toniolo che oltre ad alcune opere interne trasformò lo scalo (il sogièr) in una riva, tramite un tavolato. (1)

Nella famiglia Battistin furono squerarioli; Battistin Rocco (1756), Battistin Cristoforo (1749), Battistin Cristoforo (1803?-1867), Battistin Matteo detto Giacomo (1838-1889), Battistin Matteo (1867-1926), Battistin Antonio (1896-1964), Battistin Aristide (1925-1997),  Battistin Alcide (1935).

(1) GIOVANNI CANIATO. Lo squero Casal ai Servi.

(2) BATTISTIN ALCIDE.

FOTO: Alfonso Bussolin e Battistin Alcide. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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