Rio de San Felice, nel Sestiere di Cannaregio
L’idronimo è dettato dalla vicina chiesa di San Felice, eretta nel 960 dal casato patrizio Gallina. In contrada di San Felice nacque, nel 1693, papa Clemente XIII che concesse ai pievàni di quella chiesa l’attribuzione di protonotari apostolici. Nella medesima zona abitava Marcantonio Bragadin, barbaramente trucidato dai turchi nel corso dell’assedio di Famagosta del 1571, le cui spoglie mortali sono conservate nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Curiosa appare la presenza lungo questo rio di un ponticello medioevale, l’unico superstite a Venezia privo di parapetti laterali, denominato ponte Chiodo. Sul rio de San Felice si affacciano vari edifici residenziali di pregio, fra i quali la Ca’ Mora, Ca’ Priuli-Scarpon, Ca’ Salamon, Ca’ Fontana. (1)
Viene attraversato dai seguenti ponti:
Sulle sue rive si affacciano:
- Sotoportego dei Preti
- Calle San Felice
- Corte del Frutariol
- Strada Nova
- Campo San Felice
- Fondamenta de la Chiesa
- Fondamenta de San Felice
(1) https://github.com/mitchellwills/
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