Corte Rubbi a San Lio, nel Sestiere di Castello

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Corte Rubbi. Sestiere di Castello

Corte Rubbi a San Lio, nel Sestiere di Castello

Avendosi il 27 maggio 1791 istituito un processo all’Avogaria di Comun relativamente alla domanda fatta da una Marta Malanotti perché i figli che essa avesse potuto procreare, maritandosi con un nobile Veneto, godessero l’ammissione al Maggior Consiglio, comparve fra i testimoni il “fedel Guglielmo Maria Rubbi q. Francesco, nativo Veneto, Estraordinario della Cancelleria Ducale; Abita alla Fava”.

Guglielmo Maria Rubbi, figlio di Francesco e di Anna Rusteghello, era stato approvato cittadino originario il 30 settembre 1778. Anche il Longo (De’ Veneti Originari Cittadini, Raccolta di Aneddotti, Sommarii e Catalogo) annovera la famiglia Rubbi, domiciliata alla Fava, fra quello che nel 1792 erano capaci di concorrere alla Cancelleria Ducale. Questa famiglia era originaria da Lemine territorio Bergamasco. (1)

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

2 Commenti

  1. Il vostro sito è bellissimo. Vorrei perciò correggere un errore nella nomenclatura stradale. Corte Rubbi non è a San Lio nel Sestiere Castello. Corte Rubbi è all’interno della “Corte Licini o del Piombo” alla Fava. E comunque Rubbi è un errore di trascrizione ottocentesca compiuto dal Tassini, perché in realtà i documenti pubblici oggi a Venezia e a Zara risalenti all’epoca veneziana, fino al 1797, dimostrano in modo inoppugnabile, che alla metà del ‘700 questa era ancora la corte di Lorenzo conte Licini Rubcich il cui avo era Marco Licini originario di Bergamo l’eroe della battaglia di Dolaz. Marco era il figlio di Giovanni Maria Licini camerlengo del Doge a Murano tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700, come dimostrano le oselle di Murano. Licini a Bergamo e a Zara, ma Rubcich in Poglizza. Rubcich è un villaggio da cui deriva il nome di affiliazione slava nella Gran Contea di Poglizza ad est di Spalato (Split, Croazia), costituita dal 1241 da 12 contee di cui una sotto la giurisdizione privata dei Licini da Bergamo qui soprannominati Rubcich, come ancora oggi dimostra il fascicolo b 1048 intestato alla famiglia “Licini Rubcich”, depositato presso i Provveditori sopra Feudi in Venezia, che precede il successivo fascicolo intestato alla famiglia “San Lio” da cui deriva con tutta probabilità l’errore di collocare Corte Rubbi a San Lio anziché dentro la confinante “Corte Licini o del Piombo”.

    • Grazie. E’ più corretto come dice lei alla Fava e non a San Lio, si tratta (attualmente) di due corti distinte quasi confinanti, non una all’iterno dell’altra; l’articolo e le foto fanno riferimento alla Corte Rubbi. Non è comunque un errore del Tassini, così chiamavano questa corte anche Giovanni Battista Paganuzzi nel suo “Iconografia delle Trenta Parrocchie di Venezia” (1821) e Antonio Quadri nel suo “Descrizione Topografica di Venezia” (1844), quanto prima pubblicherò le foto di Corte Licini e se mi permetterà inserirò il suo testo.

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