Il Campidoglio Veneto. Le Famiglie Patrizie Veneziane (825). Prima Parte (A-C)

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Stemmi della famiglia Barbaro. Da Famiglie venete con le loro armi Biblioteca Estense

Il Campidoglio Veneto. Le Famiglie Patrizie Veneziane (825). Prima Parte (A-C)

– A –

d’Abramo. Vennero da Trieste, passando poi per Cavarzere nel Padovano, e arrivarono a Venezia nel 779, erano lavoratori di terre, ascritti al Maggior Consiglio 1109, si portarono poi in Candia  nel 1212.

Acotanto o Achoitanto. Vennero da Altino, produssero antichi tribuni, erano uomini che non fecero ne troppo bene ne troppo male, la loro famiglia si estinse nel 1275.

Acquisti o Aquisti. Vennero dalla Val Trompia nel Bresciano, fattesi ricchi con polveri e bombe, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1686, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Adami o Adamo. Vennero da Altino, erano devoti, fecero edificare la chiesa di San Barnaba, la loro famiglia si estinse nel 1378.

Adoardi o Adoaldi o Adoldi. Vennero dall’isola di Andro nelle Cicladi, produssero antichi tribuni, erano umani e devoti, fecero edificare la chiesa di Sant’Eustachio vulgo San Stae, furono signori di metà dell’isola delle Sercine, la loro famiglia si estinse nel 1362.

Agadi. Vennero da Jesolo durante la guerra di Pipino Re dei Franchi, produssero antichi tribuni, erano cattolici, pieni di ogni buon costume, ma avevano poco animo.

Agnusdei o Agnusdio altrimenti chiamati Nati da Dio. Vennero da Altino, erano molto cattolici e di buona coscienza, fecero edificare la chiesa dei Santi Biagio e Cataldo, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 923, la loro famiglia si estinse nel 1315.

Agostini. Vennero da Bergano, erano molto cattolici ed elemosinari, ascritti al Maggior Consiglio nel 1018, la loro famiglia si estinse nel 1226.

Agrinali. Vennero da Costantinopoli, erano ricchi, distintisi nella repressione della congiura del Tiepolo, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1310, la loro famiglia si estinse nel 1396.

Aicardi o Aicardo o Aichardo. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano devotissimi, edificarono la chiesa di Sant’Antonio di Torcello, la loro famiglia si estinse nel 1365.

Alabiani. Vennero da Ferrara, furono uomini volgari e di senno duro, la loro famiglia si estinse.

de’ Alapinis. Vennero da Loreto, erano pescatori, la loro famiglia si estinse nel 1175.

Albani. Vennero da Alba nel Lazio, o da Alba Fucile nel paese dei Marsi, o ancora da Alba Pompeia in Liguria, passarono per Capodistria, erano uomini religiosi, fecero costruire la chiesa di San Servolo l’anno 929, la loro famiglia si estinse 1252.

Albano. Giovanni Francesco cardinale Albano eletto al soglio pontificio con il nome di Clemente XI, nel 1700, in grazia di questa elezione la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Alberenghi o Alberigno. Vennero da Isola in terra d’Istria, passarono per Jesolo, erano uomini di valle atti a navigare, di buona coscienza e giusti, fecero edificare la chiesa di San Salvatore in Murano, la loro famiglia si estinse nel 1301.

Alberti. Vennero dalla Gran Bretagna, erano savi, sagaci, astuti e amanti del denaro, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, vennero riammessi nel 1381 per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Albertini. Vennero da Savona, fecero edificare molte chiese, la loro famiglia si estinse nel 1230.

Albizzo o Albezo o Albigo o Alberigo. Vennero da Muggia terra d’Istria, erano solleciti al guadagno e stimati, sier Pietro era giudice al Piovego nel 1272, la loro famiglia si estinse.

Alboni. Vennero da Capodistria, fecero edificare la chiesa di San Servolo, la famiglia loro si estinse nel 1112.

d’Albore. Vennero da Eraclea, produssero tribuni antichi, erano di buona coscienza e buoni lavoratori, divisa la famiglia in due linee, la prima si estinse nel 1325 e la seconda nel 1371.

Albrizzi. Vennero da Bergamo e da Como, accumulate ricchezze con il commercio di mercanzie, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1667, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Aldobrandini. Ippolito cardinale Aldobrandini venne eletto al soglio pontificio con il nome di Clemente VIII, nel 1592, in grazia di questa elezione, la Repubblica venne ascritto al patriziato veneto.

Aldoi o Aldoini. Vennero dall’isola di Andro nelle Cicladi, produssero tribuni antichi, erano devoti e umani, la famiglia si estinse nel 1433.

Aleardi. Vennero dall’isola di Andro nelle Cicladi, o da Zara, erano lavoratori di terre e uomini da bene, la loro famiglia si estinse nel 1226.

Alidosio. Erano signori di Imola, vennero ascritti al patriziato veneto nel 1398, nella persona di Lodovico Alidosio.

Alipanto o Alipatti, ovvero secondo alcuni Alipachi. Vennero da Aquileia, erano savi, fedeli e devoti, fecero fabbricare il luogo di San Brusone, la loro famiglia si estinse nel 1142

Altardio. Vennero da Treviso, erano pacifici, modesti e pieni di virtù, la loro famiglia si estinse nel 1236.

Altieri. Emilio cardinale Altieri venne eletto al soglio pontificio con il nome di Clemente X, nel 1670, in grazia di questo elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

d’Alviano. Bartolomeo d’Alviano famoso generale dell’armi venete, nel 1502, la Repubblica ascrisse alla nobiltà veneta la sua famiglia.

Amadio prima chiamati Armini. Vennero dall’isola di Ossero, o da Aquileia, produssero tribuni antichi, erano uomini da bene, ma ostinatissimi, la famiglia loro si estinse nel 1386.

d’Amboise. Vennero da Amboise in Francia, ed ebbero l’alto onore del patriziato veneto, la loro famiglia si estinse nel 1505

Amigo Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano saggi, prudenti e amatori del bene e utile universale, la loro famiglia si estinse nel 1207.

Amigo. Vennero da Ancona, erano saggi, la loro famiglia si estinse nel 1398.

Amizo. Vennero da Ravenna, produssero tribuni antichi, erano molto solleciti nell’acquisto di denari, la loro famiglia si estinse nel 1233.

Anastazi o Anastasi prima furono chiamati Thedosi. Vennero da Stafilo alcuni dicono da Aquileia, erano prudenti ma crudelissimi, la loro famiglia si estinse nel 1230.

Ancholi. Vennero dalle contrade, erano prudenti, ingegnosi e esperti nelle cose marittime, la loro famiglia si estinse nel 1261.

Andreardi. Prima chiamati Giuli. Vennero da Jesolo, erano valorosi e morigerati, fecero edificare le Chiese di San Silvestro e di San Paterniano, la loro famiglia si estinse nel 1226.

Andrisoni. prima chiamati Andrioli. Vennero da Bologna, la loro famiglia si estinse.

Angarani o Angaran. Vennero da Vicenza, erano molto doviziosi, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1667, per la guerra di Candia, con l’esborso di centoquarantamila ducati.

Angussola o Angussoli. Vennero da Piacenza, furono artefici della presa del castello di Soncino, in grazie della quale furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1499.

Anselmi. Vennero dalla Marca, erano pellicciai, e furono aggregati al Maggior Consiglio perché sier Bartolomeo scoperse il complotto di sier Francesco Baldovino, il quale fu impiccato tra le due colonne rosse nel 1412, la loro famiglia si estinse nel 1519.

Antelmi. Vennero da Cremona, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1646, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Antenorei. Vennero da Padova e si ridussero a Malamocco vecchio, il nome della casa è considerabile e gloriose sono le sue memorie, erano prudenti, savi e per i loro meriti fatti dei primi dogi, la famiglia del doge Obelerio Antenoreo si estinse nel 886.

Antolini. Vennero da Antiochia, erano prudenti, la loro famiglia si estinse nel 1288.

Anzoli. Vennero dalla Grecia, la loro famiglia si estinse nel 1187. Un sier Lunardo dall’Angelo, per i suoi buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi, venne ballottato nel Maggior Consiglio, ma ne rimase escluso.

Anzo ovvero Angeganassi. Erano della famiglia Reaniso duca del Reno, e figliolo del Re di Gerusalemme, di Sicilia, e Aragona, e Marchese di Valdelmonte, Conte della Rivera, il quale essendo giunto a Venezia nella sua barca grossa, con molti cavalieri ed altra gente dopo le grate accoglienze fategli sonoramente dalla Signoria fu eletto Capitano delle fanterie e Cavaliere loro, et accettato nel Maggior Consiglio con i suoi posteri nel 1480.

Aoldi. Vennero da Aquileia o da Napoli di Romania, produssero tribuni antichi, erano belli parlatori ma avevano leggera testa, la loro famiglia si estinse nel 1432.

Apamo o Apemo. Vennero da Altino, fecero edificare la chiesa di San Pietro di Castello, ascritti al Maggior Consiglio nel 947, la loro famiglia si estinse nel 1149.

Apollinario. Non si sa da dove venissero, la loro famiglia si estinse nel 1245.

Arbolini altrimenti chiamati Zeboldi ovvero Zeboli. Vennero da Oderzo o da Torcello, erano prudentissimi e liberi nel parlare, la loro famiglia si estinse nel 1273.

Archizesti. Non si sa da dove venisse, famiglia antichissima, si estinse nel 796.

Ardizoni. Vennero da Bologna, la loro famiglia si estinse nel 1287.

Arduini. Vennero da Napoli, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, la loro famiglia si estinse nel 1407.

Ariani o Arriani. Vennero da Ariano nella Capitanata, produssero tribuni antichi, erano ricchi e superbi, edificarono la chiesa di San Raffaele, la loro famiglia si estinse nel 1348.

Ariberti. Furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1655, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Arimondo o Arimondi già detti Arlimisti o Arizzini. Vennero da Aquileia, erano grossi d’ingegno, ma fedeli, la loro famiglia si estinse nel 1268.

d’Arman. Sono oscure le sue origini, alla Serrata del Maggior Consiglio nel 1297 un ramo della famiglia venne escluso, l’altro si estinse nel 1401. 

Armato. Non si conosce il suo principio né la sua estinzione.

d’Armer o Armeri. Vennero dal Cadore, produssero tribuni antichi, erano ingegnosi, con poco senno, ma assai prodi.

Arnaldi. Vennero da Vicenza, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1686, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

d’Arpino. Vennero da Pavia, erano prudenti, discreti e savi, molto cattolici ed elemosinieri, di poche parole e molto amatori della loro patria, edificarono la chiesa della Santa Trinità, la loro famiglia si estinse nel 1390.

d’Arpo. Vennero da Rovigo, erano molto buoni, prudenti e saggi, la loro famiglia si estinse nel 1409.

Attendoli o Attendolo. Vennero da Cotignola nella Romagna, sier Michele fu capitano generale degli eserciti veneti nelle guerre al Duca di Milano, venne per questo, nel 1446, ascritto alla nobiltà veneta.

Augustini. Vennero dalla Lombardia, erano devoti, era sier Giovanni giudice al Proprio nel 1211, la loro famiglia si estinse.

Avanzago o Avanzaghi. Vennero da Mantova, produssero tribuni antichi, erano devoti e ben costumati e pochi erano della loro famiglia.

Aventurati o Aventuradi già chiamati Buonaventura. Vennero da Aquileia, la loro famiglia si estinse nel 1311.

Avogadri o Avogadro o Avogari. Vennero da Brescia, sier Pietro fu ascritto nel Maggior Consiglio per aver consentito la presa di Brescia da parte dei Veneziani, il quale fu creato gentiluomo nel 1488.

Avonale o Avonalli. Vennero da Noale castello nella Trevisana, erano lavoratori di terre, amatori del ben comune, e utili alla patria. Si portarono poi con le colonie in Candia.

d’Aurelio. Vennero da Aquileia, passarono per Padova, la loro famiglia si estinse nel 1207.

– B –

Babilonio. Vennero da Tolemaide o Acri in Siria alla presa di quella città dai Saraceni, erano mercanti ricchi, umili e mansueti, furono accettati nel Maggior Consiglio per meriti nella guerra in Terra Santa, la loro famiglia si estinse nel 1375.

Badoari o Badoer già Partecipazio. Vennero da Praga in Boemia, passarono per Padova, erano fortissimi, sapientissimi, benevoli e doviziosi, tenevano memorie cospicue in diverse chiese. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia, annovera questa progenie ben otto dogi (Partecipazio).

Baffo. Vennero da Parma, passarono per Mestre, erano molto collerici, subitanei e momentanei, ma presto si pacificarono, fecero edificare la chiesa di San Secondo e quella della Maddalena.

Baglioni. Vennero da Perugia, erano librai e stampatori, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1716, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Bardi prima detti Balubani. Vennero da Aquileia, erano buoni mercanti, molto domestici, umani e devoti, edificarono la chiesa di San Vito, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1214.

Balastro. Vennero da Torcello, produssero tribuni antichi, furono savi e piacevoli, di animo valoroso, ma piccoli di persona, la loro famiglia si estinse nel 1534.

Balbi. Vennero da Ravenna, erano molto industriosi nella mercanzia, amichevoli con ognuno, molto cattolici, edificarono la chiesa di San Giuliano.

Baldovino o Balduini o Bolduini. Vennero da Lucca, erano nobilissimi e alcuni furono duchi Lucchesi, concorsero alla fabbrica delle Chiese di San Simeone piccolo e della Croce, furono famosi per le loro torbide operazioni, sier Simone fu uno dei congiurati con Baimonte Tiepolo, e con pubblico decreto persero la loro nobiltà patrizia.

Balestrieri o Balestrazzi. Vennero da Malamocco vecchio, produssero tribuni antichi, erano superbi, e cercavano briga e questione con ognuno, la famiglia si estinse nel 1301.

Baluchin o Baluchini. Vennero da Altino, la loro famiglia si estinse nel 1321.

Bancanici. Erano devoti e cattolici, edificarono la chiesa di San Paterniano, la loro famiglia si estinse.

Banzeno. Vennero da Altino, erano savi e di buona coscienza, la loro famiglia si estinse nel 1054.

Barbamonzilo o Barbamaggiori o Barbamocolo. Vennero da Monte Barbasso vicino a Trieste, passarono per Concordia, erano prudenti e di grande statura, la loro famiglia si estinse nel 1219.

Barbarani o Barbaran. Vennero da Vicenza, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1665, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Barbari o Barbani. Vennero dall’Isola di Barbana vicino a Grado o da Santa Maria di Barbano di Trieste, erano buoni cattolici e mercanti dell’arte della seta, la loro famiglia si estinse nel 1279.

Barbarigo prima detti Barbari. Vennero dal Monte della Brazza vicino a Trieste, erano di buon intelletto, ben voluti da tutti, sier Arrigo sconfitti i Saraceni delle loro barbe si fece una collana, da cui Barba Arrigo, fecero edificare le chiese di Santa Maria Zobenigo e di San Trovaso. Era una delle quindici case nuove ducali, che diedero almeno un doge alla Repubblica.

Barbaro. Vennero da Trieste, erano di buona qualità, devotissimi, giusti, et amatori della loro patria, sier Marco ferito in testa, durante la guerra di Napoli di Romania, se la fascio con un drappo bianco, che pieno di sangue lo pose poi in una lancia come bandiera.

Barbaromano. Vennero da Brescia o da Cittanova, nell’Istria, erano bizzarri e di poco intelletto, miti d’animo, la loro famiglia si estinse nel 1221.

Barbati o Barbato. Vennero da Aquileia, o da Oderzo, erano buoni, savi e amatori della loro patria, la loro famiglia si estinse nel 1273.

Barbazini. Vennero da Jesolo, erano animosi, fecero iniziare l’edificazione di Caorle, la loro famiglia si estinse nel 1361.

Barberini. Maffeo Vincenzo cardinale Barberini che assunto al soglio pontificio si chiamò Urbano VIII, in grazie del quale la famiglia venne ascritta al Maggior Consiglio, nel 1652.

Barbetta o Barbetti o Barbati. Vennero da Aquileia, o da Torcello, o da Oderzo, produssero tribuni antichi, fecero edificare la chiesa di Santa Maria Formosa, la loro famiglia si estine nel 1373.

Barbolani o Barbolini. Vennero da Balbinasco, o da Torcello, produssero tribuni antichi,  erano buoni architetti, la loro famiglia si estinse nel 1311.

Barbo già detti Barbolani. Vennero da Parma e furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1214, erano savi, buoni compagni, ed esperti nell’arte marittima.

Barboniani o Barboni. Vennero dall’Istria, produssero tribuni antichi, erano mercanti ricchi e di buona coscienza, la loro famiglia si estinse nel 1375.

Bardonizi. Vennero da Burano da mare, fecero edificare la chiesa dell’Arcangelo Michele, la loro famiglia si estinse nel 1343.

Bariscaldo o Bariscaldi. Vennero da Altino, non erano mai protervi di volontà, ma ostinati, e molto virtuosi, la loro famiglia si estinse nel 1247.

Barizanello o Barisanelli. Vennero da Mestre o da Musestre, furono ricchi di possessioni, supplicarono e ottennero di essere ascritti al Maggior Consiglio nel 1100, erano ricchi di terreni, la loro famiglia si estinse nel 1273.

Barizani o Barissani già detti Barassi. Vennero da Tolemaide o Acri in Siria, erano belli di persona, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1296, la loro famiglia si estinse nel 1317.

Baroni. Vennero dall’Isola di Candia, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1321, la loro famiglia si estinse nel 1426.

Barozzi. Vennero dall’Istria, furono gran mercanti e di buona coscienza. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia.

Barziza o Barzizza. Vennero da Bergamo, e furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1694, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati,

Basadello o Bassadelli. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, furono molto industriosi nel navigare, e gran maestri nel fare navigli, la loro famiglia si estinse nel 1325.

Basadonna già detti d’Amare. Vennero da Burano da mare, produssero tribuni antichi, erano di buona volontà, dediti a piaceri e a sollazzi.

Basegio o Baseggio. Vennero da Trieste e di diffusero a Capo d’Istria, passarono per Malamocco vecchio, produssero tribuni antichi, erano saggi di poche parole, fecero edificare la chiesa di Santa Maria delle Vergini, la chiesa di San Basilio e quella di San Maurizio, facevano parte di quelle ventiquattro famiglie che formavano il corpo della nobiltà patrizia.

Battaglia o Battaja o Battaglioni. Vennero da Cotignola, furono ascritti al Maggior Consiglio perché sier Pietro Antonio diede nelle mani della Repubblica, nel 1500, la fortezza di Cremona della quale lui era castellano per il duca di Milano.

Duchi di Baviera. Incerto è il tempo di questa aggregazione.

Bazolani. Vennero da Ancona, produssero tribuni antichi, furono saggi, molto argomentosi e forti, la loro famiglia si estinse nel 1315.

Beccolini. Vennero da Padova, erano molto fedeli alla patria, gran parlatori, molto piacevoli, elemosinieri e ricchi di possessioni, la loro famiglia si estinse nel 1132.

Bedoloto. Vennero da Altino, erano molto cattolici e amatori della patria, fecero molte fabbriche, la loro famiglia si estinse nel 1280.

Belegno o Bellegno, già detti Salvo. Vennero da Bergamo, produssero tribuni antichi, erano di buona e pacifica natura, pieni di ogni bontà, di grande animo e molo cattolici, edificarono la chiesa di San Bartolomeo, facevano parte di quelle ventiquattro famiglie che formavano il corpo della nobiltà patrizia

Belli. Vennero da Trau città della Dalmazia, erano di statura grande, uomini da bene, ricchi e amatori della patria, edificarono le chiese a Torcello e a Murano da mar, la loro famiglia si estinse nel 1277.

Belloni. Vennero dalla Romania (provincia della Morea), erano molto industriosi nel fare edifici, la loro famiglia si estinse nel 1393.

Bellosello o Belosello o Belleselli. Venero da Capodistria, erano illustri nelle armi e nelle lettere, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1647, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Belloto o Belotto. Vennero da Brescia, erano mercanti di curami, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1685, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Belongo. La loro famiglia si estinse nel 1301

Bembo furono per la loro somma bontà chiamati Ben Bon. Vennero da Bologna, produssero tribuni antichi, erano di buona qualità, leali verso la patria e coraggiosi, concorsero al restauro della chiesa di Santa Lucia. Fu una delle quattro famiglie cosiddette “evangeliche”.

Benado. Vennero da Musestre, erano uomini savi di volontà e ben disposti al bene della patria, la loro famiglia si estinse nel 1209.

Benedetti. Vennero da Tolemaide o Acri in Siria, cospicui per dignità ecclesiastiche e secolari, la loro famiglia si estinse infelicemente con sier Vincenzo, ucciso nel proprio letto da dei ladri nel 1624.

Bensisi. Vennero da Bari, la loro famiglia si estinse nel 1346.

Bentani. Vennero da Mestre, erano eccellenti nel fare molini, ser Giovanni era podestà di Chioggia, lo loro famiglia si estinse.

Bentivoglio. Erano signori di Bologna, sier Giovanni con i suoi discendenti furono accettati nel Maggior Consiglio nel 1485.

Benzoni. Sier Giorgio principe di Crema, con tutta la posterità, venne creato gentiluomo nel 1407.

Benzoni. Vennero da Bergamo, erano mercanti di panni di seta, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1685, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Beregani o Beragan. Vennero da Thiene, erano mercanti di seta, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1649, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Berenghi. Vennero da Jesolo, erano uomini molto pacifici, fecero edificare la chiesa di San Biagio, la loro famiglia si estinse nel 1373.

Bergonci. Vennero da Bergamo, erano dediti alla mercanzia dei panni di seta, tenevano bottega in Marzaria all’insegna della Rosa d’Oro, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1665, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Berlendi o Berlendis. Vennero da Bergamo, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1662, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Bernardo. Vennero da Musestre, produssero tribuni antichi, erano duri di volontà, molto propizi al bene della patria e molto cattolici, fecero edificare la chiesa di San Polo.

Bettani. Vennero da Mestre, erano ingegnosi e maestri nel costruire molini, la loro famiglia si estinse nel 1216.

Betti. Vennero da Padova, erano di buona condizione, coscienza, giusti e amatori della patria, la loro famiglia si estinse nel 1301.

Bettoni. Vennero da Bergamo, erano mercanti di droghe, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1685, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Biacqua. Vennero da Modena, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1094, in benemerenza di aver soccorsero la città di Venezia con grandi quantità di frumento, la loro famiglia si estinse nel 1248.

Bianca. Vennero da Treviso, erano di buona coscienza e molto ingegnosi, la loro famiglia si estinse nel 1296.

Bianco o Bianchi. Vennero dall’Istria, erano animosi, magnanimi di cuore, e gran maestri di mare, la loro famiglia si estinse nel 1317.

Boccasi. Vennero da Parma, erano savi, piacevoli e amorevoli, e di animo generoso, altri dicono che fossero alteri e superbi, la loro famiglia si estinse nel 1456.

dalle Boccole o Bocholi. Vennero da Segna nella Dalmazia, erano arditi e animosi, ma leggeri di senno, atti alla mercanzia, e attendevano ai fatti loro, avevano l’abitazione in contrada di Santa Trinità non lontano da un ospedale con il nome del loro casato.

Boccon o Beccon. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano di buona coscienza, anticamente lavoratori di terra, la loro famiglia si estinse nel 1273.

Boche. Vennero da Mestre, produssero tribuni antichi, erano di buona coscienza e cattolici, fecero edificare la chiesa di San Marcilliano, la loro famiglia si estinse nel 1376.

Bocho. Vennero da Siena, erano molto buoni e devoti, e con i Boche fecero costruire la chiesa di San Marcilliano, la loro famiglia si estinse nel 1311.

Bolani o Bollani. Vennero da Bola (odierna Labico) nel Lazio, produssero tribuni antichi, furono ingegnosi, leggeri di senno, esperti nel fare molini, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, vennero riammessi nel 1381 per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Boldù. Vennero da Conegliano, erano discreti, sapienti e molto cattolici, fecero edificare la chiesa di San Samuele e poi restaurare quella di San Giacomo.

Bombizo. Vennero da Bologna, erano molto devoti, e fecero edificare con i Tiepolo la chiesa di San Michele di Murano, la loro famiglia si estinse nel 1181.

Bonaldi. Vennero dal ferrarese, erano mercanti di frumento e vittuaria, ma molto arroganti, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1100 per aver soccorso la città in tempo di necessità, la loro famiglia si estinse nel 1341.

Bonci o Bonzi. Vennero da Trieste, produssero tribuni antichi, erano molto discreti e prudenti, la loro famiglia si estinse nel 1508.

Boncili. Vennero da Trieste, erano molto forti e industriosi nel navigare, la loro famiglia si estinse nel 1318.

Boncompagno. Ugo cardinale Boncompagni venne eletto al soglio pontificio con il nome di Gregorio XIII, nel 1572, in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Bondumieri o Bondumier. Vennero da Tolemaide o Acri in Siria, erano molto sottili di ingegno e utili alla patria.

Bonfadini. Vennero dal Cadore, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1648, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Bonhomo. Vennero da Costantinopoli, alcuni dicono da Trieste, erano cattolici, molto discreti e servizievoli, la loro famiglia si estinse nel 1314.

Boninsegna. Vennero da Tolemaide o Acri, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, vennero riammessi nel 1321 per le benemerenze in occasione del congiura del Tiepolo.

Bonlini. Vennero da Brescia, commercianti di droghe e raffinatori di zuccheri, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1664, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Bono o Bon. Vennero da Bologna, erano piacenti e con tutti contraevano amicizia.

Bonvicini. Vennero da Brescia, erano mercanti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1663, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Bonzeno o Bonzona. Vennero da Aquileia, erano di grande reputazione, fecero costruire la chiesa di San Margarita di Caorle, la loro famiglia si estinse nel 1146.

dal. Vennero da Jesolo, erano di buon consiglio, la loro famiglia si estinse nel 1221.

di Borbone. Enrico IV di Borbone re di Francia e di Navarra, nel 1595, venne ascritto al patriziato veneto, e il monarca in contrassegno di stima regalò alla Repubblica la sua armatura.

Bordolo o Borduli. Vennero da Budua citta dell’Albania o da Brondolo, erano di grande animo, fondarono la chiesa di San Giovanni alla Giudecca, la loro famiglia si estinse nel 1396.

Borghesi o Borghese. Camillo cardinale Borghese venne eletto al soglio pontificio con il nome di Paolo V, nel 1552, in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Borgia. Rodrigo cardinale Borgia venne eletto al soglio pontificio con il nome di Alessandro VI, nel 1492 in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Borsello o Borselli. Vennero da Aquileia, produssero tribuni antichi, erano molto ingegnosi nel fare navigli, la loro famiglia si estinse nel 1367.

Borsola o Borsoli o Bursolini. Vennero da Altino, erano di buone qualità, di antico sangue e fedeli, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 986, fecero edificare la chiesa di Santa Maria Nova altri dicono di Santa Maria Formosa, la loro famiglia si estinse nel 1317.

Borso o Borsi. Oriundi dalle vicine contrade, erano naviganti e mercanti di buona condizione, la loro famiglia si estinse nel 1293.

Re di Bossina (Bosnia) e Rascia. Stefano Tvrtko re di Bosnia venne ascritto al patriziato veneto nel 1383.

Braccolani. Vennero dalla Bosnia, concorse con i Berengo alla costruzione della chiesa di San Basilio, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, vennero riammessi per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Bragadini o Bragadin. Vennero da Veglia isola della Dalmazia, erano molto savi, valorosi che non rifiutarono mai il bene comune, molto belli di corpo ed elemosinieri, fecero edificare la chiesa di San Daniele. Fu una delle quattro famiglie cosiddette “evangeliche”.

Brandolini o Brandolin. Furono signori di Alessandria, di Novara e di Tortona, poi infeudati nella contea di Valmarino, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1626, con l’ esborso di centomila ducati.

Brazolani. Vennero da Ancona, furono savi e molto argomentosi, la loro famiglia si estinse nel 1232.

Bredani o Berdani. Vennero dalle vicine contrade, erano molto prudenti, savi, e di buonissima condizione, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, vennero riammessi nel 1381, a loro famiglia si estinse nel 1437.

di Brenna. Vennero dalla contea di Brenna in Francia, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1343.

Breaso. Vennero dal ferrarese, la loro famiglia si estinse nel 1264.

Bressa. Vennero da Brescia, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1650, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Briani. Vennero da Bergamo, erano sapienti e consigliavano ognuno al bene comune.

Bricci o Brizi. Vennero dalle vicine contrade ma i pareri sono discordi, erano laudabili e amatori della patria, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1296, la loro famiglia si estinse nel 1365.

Brioso. Vennero da Padova, furono molto savi, umili e amanti del bene comune, fecero edificare la chiesa di San Simeon Grando, la loro famiglia si estinse nel 1280.

Bristolani o Brestolani. Vennero dalle vicine contrade, furono lavoratori di terreni, molto cattolici, e frequenti al bene della patria, fecero edificare la chiesa di San Michele di Burano, si estinsero nel 1362.

Brunsuich. Giovanni Federico duca di Brunswick venne ascritto al patriziato veneto nel 1667 per il suo impegno a sostegno della guerra di Candia.

da Buora. Vennero dalla Gran Bretagna, erano molto industriosi nell’edificare onde opera della loro pietà si vedono le chiese di Santa Marina e di San Boldo.

Buosso o Buoso o Bosso. Vennero da Ferrara, concorsero alla costruzione del luogo di Brondolo, la loro famiglia si estinse nel 1266.

Buricaldi. Vennero da Trieste, furono ascritto nel Maggior Consiglio nel 916, la loro famiglia si estinse nel 1312.

Busenici. Vennero dalle vicine contrade, erano pratici nel pescare, savi e cattolici, edificarono la chiesa di San Nicolò di Torcello, la loro famiglia si estinse nel 1266.

Busnadego o Busnadi. Vennero da Oderzo, erano molto umili, cattolici e pacifici, che erano chiamati quasi santi per la loro buona vita, fecero edificare la chiesa di San Severo. La loro famiglia si estinse nel 1301. Alcuni si portarono in Candia e a Retimo. 

Busneghi o Busnaghi. Vennero da Padova, erano uomini potenti, si portarono poi in Candia nel 1364.

– C –

Cadonigi. Vennero da Urbino, erano possenti e savi, la loro famiglia si estinse nel 1119.

Calboni o Calbani. Vennero da Capodistria, erano ragionevoli e umili, fecero edificare la chiesa di San Servolo, la loro famiglia si estinse nel 1410.

Calbo. Di origine remota, passarono per Padova, produssero tribuni antichi, erano di molte virtù, molto forti in battaglia, di grande animo, cattolici e di buona coscienza.

Caldiera o Caldera. Vennero da Caorle, erano fedelissimi, di buona condizione e coscienza, la loro famiglia si estinse nel 1281.

Calergi o Calerghi. Vennero da Candia, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, la loro famiglia si estinse nel 1407.

Calofrin. Vennero da Costantinopoli, la loro famiglia si estinse.

Calonighi o Caloneghi. Di origine ignota, erano saggi e prudenti, e ricchi, la loro famiglia si estinse nel 1246.

Calonisi. Vennero da Forlì, erano possenti e savi, ascritti al Maggior Consiglio nel 950, la loro famiglia si estinse nel 1132.

Caloprini. Vennero da Ravenna, erano molto prudenti, savi e discreti, nobili, gentili di sangue, e di buonissima coscienza, la loro famiglia si estinse nel 1207.

Cambigo. Vennero dalla Romania (provincia della Morea), erano prudenti e saggi, ingegnosi nel fare edifici, la loro famiglia si estinse nel 1304.

da Camino. Tolberto da Camino, signore di Treviso, di Ceneda e di Oderzo, venne ascritto al patriziato veneto nel 1300 per aver sottoposto se e i suoi averi alla Repubblica.

Campolo. Vennero da Oderzo, erano pronti e forti in battaglia, alteri e duri di opinioni, e che facevano poco onore agli altri, edificarono e restaurarono la chiese di Giacomo dall’Orio, di San Magno e di Sant’Aponal, la loro famiglia si estinse nel 1222.

Camponal. Vennero da Loreo, erano pescatori e molto cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1245.

Canabri. Vennero da Capua, produssero antichi tribuni, erano superbi e arroganti, la loro famiglia si estinse nel 1312.

da Canale o Canal. Un ramo venne da Malamocco o da Ravenna un altro da Altino, erano savi discreti, molto amati da tutti, e con tutti tenevano amicizia, esperti e valorosi nelle cose di mare.

Cancanigo. Vennero dalla Romania (provincia della Morea), erano savi. molto cattolici, e di grande ingegno a fare edifici di ogni sorte, ascritti al Maggior Consiglio dal 831, la loro famiglia si estinse nel 1303.

Caotorta. Vennero da Eraclea, produssero tribuni antichi, furono tra i primi che abitassero l’isola di Castello, erano molto buoni e di buonissima coscienza,

Capello o Cappello. Di origine molto antica, vennero da Capua, erano potenti, animosi, superbi, guerrieri, liberali, amanti della patria, molto devoti, ingegnosi in ogni edificio, molto protervi di volontà, ma che però erano molto amati, fecero edificare la chiesa di Santa Maria Mater Domini e altre chiese.

Capoani o Capuani. Vennero dalle campagne di Roma, erano piacenti, concorsero nella costruzione della chiesa dei Santi Biagio e Cataldo alla Giudecca, la loro famiglia si estinse nel 1320.

Capponi. Neri Capponi di Firenze, meritò la stima e la fiducia della Repubblica avendola soccorsa nei bisogni della guerra contro il Ducato di Milano nel 1439, ma lui temendo di disgustare la sua repubblica rinunziò a quell’onore.

Caraccioli. I Caracciolo marchesi di Brienza e Vico furono ascritti al patriziato veneto, ma non si sa in quale tempo questo avvenne.

Caravello. Vennero da Jesolo, furono savi, discreti, di buona coscienza e molto umili, fecero costruire con i Barbarigo la chiesa di San Gervasio e Protasio detta di San Trovaso, la loro famiglia si estinse nel 1567.

Carazacanevo. Vennero da Aquileia, erano molto cattolici, fecero costruire la chiesa di San Cipriano di Murano, la loro famiglia si estinse nel 1287

Carbodici. Furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1122, la loro famiglia si estinse nel 1373.

Carbonizi. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano molto cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1312.

Caresini. Vennero da Vicenza, erano buoni veneziani e fedelissimi, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381 per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

da Carlo. Furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1122, e ne vennero esclusi con la Serrata del 1297.

Carmignola o Carmagnola. Francesco Bussone da Carmagnola, esperto nell’arte militare e capitano dei Veneziani, essendosi portato valorosamente nella guerra contro Milano del 1436, venne ascritto al Maggior Consiglio, ma poi perse quell’onore a causa la sua condanna per tradimento, e con lui la sua famiglia si estinse.

Carminati. Vennero da Bergamo, erano mercanti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1687, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Carosi. Vennero da Mantova, passarono per Malamocco vecchio, erano di buona coscienza, fecero edificare la chiesa di San Salvadore, la loro famiglia si estinse nel 1382.

Carozi Cattarini. Vennero dal Cattaro, erano forti di volontà, ma troppo concupiscenti, la loto famiglia si estinse nel 1149.

Caraffa. Gian Pietro cardinale Caraffa eletto al soglio pontificio con il nome di Paolo IV, nel 1555, in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Carrara o Carrari. Giacomo da Carrara prese in moglie Anna figliola del doge Pietro Gradenigo, in grazia di questo fatto, nel 13l8 la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Cassetti. Vennero da Brescia, erano mercanti di panni di seta, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1662, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Cassolo. Vennero da Altino, erano molto cattolici e amanti della patria, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1089, la loro famiglia si estinse nel 1261.

Castaldo. Vennero da Altino, erano di grande coscienza, cattolici e amatori della patria, la loro famiglia si estinse nel 1286.

Castelli. Vennero da Bergamo, erano mercanti di seta, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1687, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Castrioti o Castriotto. Giovanni Castrioto detto Scanderbeg principe dell’Albania, per la sua indefessa e invitta lotta contro i Turchi, nel 1445, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Catacanevo. Vennero dalla Dalmazia, erano lavoratori di terre, esperti di mare, e in battaglia fortissimi, la loro famiglia si estinse nel 1260.

Catanio. Vennero dalla Lombardia, erano molto cattolici e amanti della patria, la loro famiglia si estinse nel 1383.

Catti. Vennero dalla Germania, erano mercanti di panni di lana, avevano bottega sotto i portici di Rialto, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1646, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Cavallieri. Vennero da Padova, erano molto cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1331.

Cavalli. Giacomo dei Cavalli, difese con fede e valore la città di Chioggia contro i Genovesi, nel 1381, per questo la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Cavanis o Cavagnis. Erano mercanti d’oro e di merli d’oro, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1716, con l’esborso di centomila ducati.

Cavazza. Giovanni Cavazza detto Gnanfo fu uno dei legati Padovani che stipularono la pace tra l’imperatore Federico Barbarossa e la Lega Lombarda, nel 1172, per questo la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Cavazza. Vennero dalla Germania, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1652, per la guerra di Candia, con l’esborso di duecentomila ducati.

Celini. Vennero da Bergamo, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1685, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Celsi. Vennero da Ravenna, discendono probabilmente dalla famiglia Mar di Roma, produssero tribuni antichi, erano nobili, cortesi e amichevoli con ciascuno, fecero edificare la chiese di Santa Trinità e della Celestia.

Centani o Zentani. Vennero da Gemona o da Cesena, erano molto savi, capaci, e pronti agli ordini di Palazzo.

Centranigo. Vennero da Cesena, produssero tribuni antichi, erano savi, di buona coscienza, amichevoli con ognuno, amatori della patria e potenti, ma molto lussuriosi, fecero edificare la chiesa di Sant’Antonino, la loro famiglia si estinse nel 1034.

Cerbani. Vennero da Cervia, erano molto ingegnosi e maestri di ogni edificio, la loro famiglia si estinse nel 1381.

Cernovicchio. Giovanni Cernovicchio duca di Sabiaco, si rese protagonista in varie imprese contro i Turchi, in particolare nell’assedio di Scutari, per questo la Repubblica ascrisse, nel 1474, la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Chigi. Fabio cardinale Chigi venne eletto al soglio pontificio con il nome di Alessandro VII, nel 1655, in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Ciancaruol. Vennero da Cesena o da Crema, erano molto cattolici, fecero edificare le chiese di San Domenico e di Santa Maria dei Carmini, passarono in Candia.

Cibò o Cybo. Battista cardinale Cybo venne eletto al soglio pontificio con il nome di Innocenzo VIII, nel 1484, in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Cicogna. Erano aromatari, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381.

Civran o Civrani. Vennero da Cervia, produssero tribuni antichi, erano valenti, pronti all’ira ma facili a rassenerarsi.

Clodio. Vennero da Padova, erano molto degni e di gran progenie, la loro famiglia si estinse nel 1318.

Cocco. Vennero da Durazzo, erano di poche parola, savi e discreti, a tutti davano buoni consigli, e con tutti contraevano amicizia.

Cocodrici o Cocodrizzi. Vennero da Jesolo, produssero tribuni antichi, erano pieni di ogni ingegno e molto piccoli di persona, fecero edificare la chiesa di Santa Scolastica, la loro famiglia si estinse nel 1371.

Codognola o Codignola. Furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1717, con l’esborso di centomila ducati.

Coleoni o Coglioni. Bartolomeo Colleoni, tra alti e bassi, fu per 25 anni condottiero delle armate veneziane, per questi suoi meriti la Repubblica ascrisse, nel 1450, la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Collalto. Rambaldo VIII di Collalto per i suoi meriti nella guerra al re di Ungheria, la Repubblica ascrisse, nel 1306, la sua famiglia alla nobiltà veneziana.

Colonna. Ottone cardinale Colonna venne eletto al soglio pontificio con il nome di Martino V, nel 1409, in grazia di questa elezione, la Repubblica ascrisse la sua famiglia alla nobiltà veneta.

Colonni. Vennero da Crema, erano molti atti alla guerra, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1122, la loro famiglia si estinse nel 1388.

Comneni o Comini. Comneno principe dalla Macedonia, avendo prestato rivelanti servizi alla Repubblica nelle guerre contro i Turchi, meritò di essere ascritto al Maggior Consiglio nel 1464, la sua famiglia si estinse nel 1489.

Comodazi o Comodaci. Vennero da Jesolo, alcuni di loro erano cattolici altri pieni d’inganni, tutti piccoli di persona, fecero dare principio alla chiesa di Santa Scolastica, la loro famiglia si estinse nel 1270.

Condolmeri o Comdulmer. Vennero da Pavia, produssero tribuni antichi, erano di ottima condizione, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, un ramo di loro venne riammesso nel 1381 per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi, un altro ramo fu aggregato al Maggior Consiglio nel 1653, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Contanto o Contenti. Vennero dalla Mestrina, erano di buona condizione, molto amatori della loro patria, ma poco delle persone, la loro famiglia si estinse nel 1372.

Contarini. Vennero da Concordia o dall’Ungheria o uscirono dai Conti del Reno, erano nobili, saggi, prudenti, ricchi e industriosi. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia, annovera questa progenie ben otto dogi.

Conti. Antonio Conti Signore di Valmontone condottiero delle armate Veneziane, avendo utilmente servito la Repubblica contro i Visconti di Milano, meritò di essere ascritto al Maggior Consiglio nel 1411.

Conti. Vennero da Padova, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1667, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Contrari. Uguccione Contrari il Grando avendo utilmente servito la Repubblica nella guerra di Ferrara, meritò di essere ascritto al Maggior Consiglio nel 1404.

Coppo. Vennero da Concordia, produssero tribuni antichi, erano savi e discreti, molto amatori della patria, con tutti tenevano amicizia ed erano di grande ragione, la loro famiglia si estinse nel 1708. Parte di loro si portarono in Candia nel 1310.

Corbadici o Corbadizi. Vennero da Mantova, erano di buona condizione, di grande ingegno, amatori della patria, solleciti, e piccoli nelle loro persone, fecero edificare la chiesa di Santa Scolastica, la loro famiglia si estinse nel 1321.

di Cordova. Consalvo Ferrando di Cordova soccorse la Repubblica nell’impresa di Cefalonia, meritò di essere ascritto al Maggior Consiglio nel 1500.

Cornari o Corner. Sono antiche le loro origini, si fanno risalire alla gente Cornelia, erano molto umani, fecero edificare le chiese dei Santi Apostoli e di San Mattio a Murano. Fu una delle quattro famiglie cosiddette “evangeliche”, annovera questa progenie ben quattro dogi. 

Cornicola. Vennero da Eraclea, la loro famiglia si estinse nell’818.

dal Corno. Vennero da Oderzo, erano di grande coscienza, edificarono la chiesa di Sant’Eustacchio vulgo San Stae, la loro famiglia si estinse nel 1242.

Cornurelli. Vennero da Marsiglia o da Molfetta, erano molto arroganti, onde per le loro brighe furono banditi dalla città nell’884.

Coro. Vennero dall’Albania, erano savi e discreti, a tutti davano buon consiglio, e con tutti tenevano amicizia, la loro famiglia si estinse.

Corraro o Correr. Vennero da Torcello, ma discendevano dalla gente Correlia, erano di buona coscienza, molto cattolici, che poco s’intromettevano nei fatti altrui, facevano parte di quelle ventiquattro famiglie che formavano il corpo della nobiltà patrizia. Annovera questa progenie il papa Gregorio XII. 

Correggio. Vennero da Bergamo, erano marcanti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1646, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Corvino. Giovanni Corvino, figlio illegittimo di Mattia Corvino re d’Ungheria, supplicò la Repubblica di essere ascritto al patriziato veneto, nel 1497.

Cosazza. Stefano Hergegonicchio, poi Cosazza,  signore del Montenegro, cedette nel 1430 il Cattaro alla Repubblica, ricevendone in cambio la nobiltà veneziana.

Costantini o Constantini. Vennero da Concordia, produssero tribuni antichi, erano uomini buoni e da bene, la loro famiglia si estinse.

Costanzo. Vennero da Costanza in Germania, la loro famiglia si estinse nel 1309.

Cottoni. Vennero da Arta nell’Epiro, erano mercanti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1699, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.  

Crispo.  Erano signori dell’arcipelago greco, avendo assistito la Repubblica contro l’imperatore Michele Paleologo, nel 1263, vennero acritti  al patriziato veneto, la loro famiglia si estinse nel 1660.

Crituago. Vennero da Altino, erano molto cattolici e misericordiosi, la loro famiglia si estinse nel 1277.

Crivello.  Benedetto Crivello trovandosi per la Francia a guardia di Crema cedette le armi alla Repubblica per cui in ricompensa, nel 1512 venne ascritto al patriziato veneto. 

Croatia. Speranich bano di Croazia, ardito capitano contro i Turchi, essendosi reso benemerito alla Repubblica, nel 1463, venne ascritto al patriziato veneto.

Crotta o Crotto. Vennero da Milano, acquistata una miniera di rame ad Agordo accumularono ricchezze,   furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1649, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Curani. Vennero da Curano vicino a Fusina, erano uomini umili che vivevano di valle, venne aggregata al Maggior Consiglio nel 1150,  concorsero all’edificazione della chiesa di San Maurizio, la loro famiglia si estinse 1181.

Curti. Vennero dal milanese, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1688, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Fonti principali: Famiglie venete con le loro armi Biblioteca Estense; GIROLAMO ALESSANDRO CAPELLARI VIVARO. Campidoglio Veneto (1742) Biblioteca Marciana Venezia; VINCENZO MARIA CORONELLI Blasonario veneto Biblioteca Marciana Venezia

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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