Rio de San Marcuola, nel Sestiere di Cannaregio

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1880
Rio de San Marcuola, dal Ponte Storto - Cannaregio

Rio de San Marcuola, nel Sestiere di Cannaregio

Il Rio de San Marcuola, il quale deve il suo nome alla vicina chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato, vulgo San Marcuola, inizia dal Canal Grande, tra il palazzo Gatti Casazza e casa Volpi, e termina al Ponte de l’Anconeta, proseguendo poi  con il nome di Rio dei Servi. (1)

La chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato, vulgo San Marcuola, venne fondata, come si crede, dai profughi del continente all’epoca dell’invasione dei Longobardi sopra un’isola chiamata Lemeneo, e rifabbricata nel secolo XII dalle famiglie Memmo e Lupanizza dopo un incendio che, sviluppatosi in causa di un orribile terremoto, l’aveva distrutta.

Ebbe consacrazione nel 1332, oltreché sotto il titolo dei Santi Ermagora e Fortunato, sotto quello della Beata Vergine, e di San Giovanni Battista, del qual Santo conserva tuttora la destra, trasportata da Alessandria, o rimasta, come si crede, miracolosamente illesa dall’incendio summenzionato. Un’altra volta fu rifabbricata questa chiesa dal 1728 al 1736 sul disegno di Giorgio Massari. Ebbe l’ultima consacrazione nel 1779 per cura di Federico Maria Giovanelli patriarca di Venezia.

Non si sa l’epoca dell’istituzione della parrocchia. Nel 1810 le si aggregò tutta quella di Santa Maria Maddalena, e parte di quella di San Leonardo, e Santa Fosca, allora soppresse. Ma nell’atto medesimo le furono tolti i circondari di San Girolamo, Sant’Alvise, e Rio della Sensa per unirli a San Marziale. (2)

Rii che lo incrociano, ponti che l’attraversano e palazzi e fondamente che si affacciano:

    Canal Grande    
  Casa Volpi Rio de San Marcuola Palazzo Zorzi Gatti Casazza (a)  
    Ponte Storto, in pietra, con bande in muratura Rio Terà drio la Chiesa, con riva Chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato vulgo San Marcuola
  Fondamenta Colombina, con parapetto in muratura      
      Sotoportego del Pegolotto, con riva  
  Rio Terà de la Madalena, con riva monumentale  

 

 
    Ponte de l’Anconeta, in pietra con bande in ferro sostenute da pilastrini in ferro    
         
    Rio dei Servi    

 

(a) Palazzo Zorzi Gatti Cavazza. Archiacuto, ma rimane soltanto una parte della sua primitiva costruzione. Riportano alcune cronache che dai veroni di questo palazzo la regina Anna d’Ungheria ammirò nel 1502 lo spettacolo della regata.

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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