Il Campidoglio Veneto. Le Famiglie Patrizie Veneziane (825). Terza Parte (M-Q)

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Stemmi della famiglia Michiel, Da Famiglie venete con le loro armi Biblioteca Estense

Il Campidoglio Veneto. Le Famiglie Patrizie Veneziane (825). Terza Parte (M-Q)

– M –

Macarelli. Non si conosce la loro origine, erano mercanti di panni di lana, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1648, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Maffetti. Vennero da Bergamo, erano mercanti, e si fecero ricchi, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1655, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Maganesi. Vennero dall’isola di Metelino (Mitilene o Lesbo), erano, meritarono di godere del patriziato veneto per il valore dei suoi personaggi contro i Genovesi, si estinse questa famiglia nel 1361.

Maggi. Vennero da Musestre, erano duri di opinione, fabbricatori di chiese, e ospedali, la loro famiglia si estinse nel 1307.

Magno. Vennero da Oderzo, produssero tribuni antichi, erano savi, discreti, di buona condizione, frequentissimi al bene della patria, e anticamente coltivatori di terre. Annovera tra la sua progenie San Magno vescovo di Oderzo, il quale in occasione dell’invasione dei Longobardi condusse il suo popolo nelle lagune.

Mainan. Vennero da Udine, erano valenti nelle navi, vennero ascritti al Maggior Consiglio per meriti acquisiti nel ridurre alla devozione Zara, la loro famiglia si estinse nel 1334.

Maistorso. Vennero da Aquileia, produssero tribuni antichi, erano molto amatori della loro patria, di animo costante, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1010, la loro famiglia si estinse nel 1301.

Malatesta. Malatesta dei Malatesti, signore di Cesena, fu generale dei Veneziani contro i Carraresi signori di Padova, e nel 1401, fu fatto nobile veneziano.

Malaza. Vennero da Bologna, produssero tribuni antichi, erano savi, cattolici e amatori della patria, la loro famiglia si estinse nel 1320.

Malfatti. Vennero da Padova, erano gran maestri nell’edificare, la loro famiglia si estinse nel 1208.

Malipiero. Vennero da Torcello, produssero tribuni antichi, erano savi e benigni, concorsero alla fabbrica delle chiese di Santa Croce, di San Geremia, e di Santa Maria Maggiore. Era una delle quindici case nuove ducali, che diedero almeno un doge alla Repubblica.

Malvicini. Vennero da Piacenza, erano eccellenti nelle armi e nelle lettere, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1360.

Mancini. Filippo Giustino Mancini, nipote di Giulio cardinale Mazzarino, nel 1659, venne aggregato al Maggior Consiglio, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Mandelli. Pietro Mandello per le sue riguardevoli condizioni, nell’anno 1366, venne ascritto alla nobiltà veneziana.

Manfredi o Manfreddi. Giovanni Galeazzo Manfredi, signore di Faenza ed Imola, per l’eminenza della sua condizione e per le degne qualità, venne ascritto alla nobiltà veneziana, nel 1417.

Manfroti o Manfrotto. Vennero dal Bassanese, erano mercanti di panni di lana e tenevano bottega sotto i portici di Rialto, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1698, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Manin o Manini. Vennero da Udine, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1651, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Manolesso. Vennero da Torcello, produssero tribuni antichi, erano forti delle loro persone ma duri nelle loro opinioni. Andarono in gran parte nelle colonie di Candia.

Manzoni. Vennero da Padova, erano mercanti di ferrarezza, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1687, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Marango. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano molto amatori della loro patria, non avevano nessun rispetto e non guardavano in faccia a nessuno nel fare i loro uffici, la loro famiglia si estinse nel 1376.

Marcello. Vennero da Roma, passando per Eraclea, erano bugiardi oltre modo, di battaglie, leggeri di cervello, che spesso facevano questione. Era una delle quindici case nuove ducali, che diedero almeno un doge alla Repubblica.

Marchesoli. Vennero dal Padovano, passarono per Torcello, erano molto superbi, la loro famiglia si estinse nel 1316.

Marcimano. Vennero da Costantinopoli, erano molto cattolici, savi, discreti oltre modo, la loro famiglia si estinse nel 1233.

Marcipagani. Vennero da Ancona, produssero tribuni antichi, erano superbi ed arroganti, la loro famiglia si estinse nel 1321.

Marco. Non si sa da dove venissero, passarono in Candia nel 1211.

da Mare. Vennero da Ravenna, produssero tribuni antichi, erano di buona coscienza, fecero edificare la chiesa di San Cristoforo di Murano, la loro famiglia si estinse nel 1373.

Mariman. Vennero dal Friuli, per benemerenze acquisite nella guerra di Treviso furono ascritti al Maggior Consiglio.

Marini. Vennero da Genova, passarono per Jesolo, erano amatori della loro patria, cattolici, molto superbi ed arroganti, perché erano ricchissimi, andarono ad abitare nell’isola di Negroponte.

Marioni. Vennero da Caorle, produssero tribuni antichi, erano gran maestri di mare, la loro famiglia si estinse nel 1391.

Marmoni. Vennero da Acri in Siria, produssero tribuni antichi, erano molto piacenti, forti e onesti, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1264, la loro famiglia si estinse nel 1416.

Marono. Vennero da Musestre, produssero tribuni antichi, erano savi, discreti, molto duri di volontà, coltivatori di terra, si portarono poi in Candia, dove la loro famiglia si estinse nel 1356.

Martinazzo. Vennero da Jesolo, erano valesani, valentissimi, la loro famiglia si estinse nel 1347.

Martine. Vennero da Padova, passarono per Malamocco vecchio, produssero tribuni antichi, concorse all’edificazione della chiesetta di Brondolo, la loro famiglia si estinse nel 1314.

Martinelli. Vennero da Bergamo, erano mercanti di panni di lana, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1646, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Martinengo o Martinenghi. Vennero da Brescia, erano quattro le linee di questa famiglia, la prima venne ascritta al Maggior Consiglio nel 1448, la seconda nel 1449, la terza nel 1499 e la quarta nell’anno 1689 per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Marzolo. Vennero da Altino, erano savi e piacenti, la loro famiglia si estinse nel 1170.

Masolesso. Vennero da Mantova, erano di buona coscienza ma grossi d’intelletto, e facili a credere ogni cosa, la loro famiglia si estinse nel 1251.

Massolo o Masoli. Vennero da Padova, produssero tribuni antichi, passarono per Malamocco vecchio, erano di buona coscienza, la loro famiglia si estinse nel 1590. Un ramo della famiglia si portò in Candia, da dove ritornarono nel 1437.

Mastaliti o Masteliti. Vennero da Reggio, produssero tribuni antichi, erano stolti e bugiardi, molto valenti e superbi, fecero edificare la chiesa di Santa Maria degli Angeli, la loro famiglia si estinse nel 1324.

Matono. Vennero da Mantova, erano di buona condizione, e di buona coscienza, ma non servizievoli, fecero fabbricare la chiesa di San Martino, la loro famiglia si estinse nel 1236.

Mazaman. Vennero da Aquileia, produssero tribuni antichi, erano amatori della patria e molto cattolici, loro famiglia si estinse nel 1340. Un ramo della famiglia si portò in Candia, ritornati a Venezia, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1412, si estinsero nel 1578.

Mazarini. Giulio Raimondo cardinale Mazzarino, chiese l’onore di essere ascritto alla nobiltà veneta, venne accettato nel 1648.

Mazaruol. Vennero da Mestre o da Musetre, erano savi e amatori della loro patria, la loro famiglia si estinse nel 1211.

dei Medici. Giovanni dei Medici, chiese e ottenne la nobiltà veneziana nel 1512.

Medici. Vennero da Firenze, erano segretari veneti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1653, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Meli Lupi. Vennero da Parma, per avere ben servito nell’acquisto di Cremona, nel 1505, furono ascritti al patriziato veneto, nel 1685 avendo provato la legittimità della sua discendenza ne fu nuovamente riammessa.

Mellini. Vennero da Roma, non si conosce quando venne ascritta la Maggior Consiglio.

Memo. Vennero da Mazzorbo o da Aquileia, produssero tribuni antichi, erano savi, cattolici e valorosi, si adoperavano in ogni pubblico servizio, belli di corpo, e molto elemosinieri, concorsero alla fabbrica e all’edificazione delle chiese di San Marcuola, Santa Maria Formosa, San Procolo, e di Santa Maria di Torcello. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia, annovera questa progenie quattro dogi .

Menegato. Vennero da Musestre, produssero tribuni antichi, erano benvoluti, duri di opinioni, edificatori di chiese, la loro famiglia si estinse nel 1371.

Mengano. Vennero dall’Albania, produssero tribuni antichi, erano di grosso intelletto, molto servitori di Dio, e amatori della loro patria, si portarono poi in Candia.

Mengolo. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano molto amatori della loro patria, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, rientrarono in occasione della congiura del Tiepolo, la loro famiglia si estinse nel 1401.

Metadori. Vennero da Mantova, erano di grande ingegno, e gran maestri nel fare monete e navigli, vennero ascritti nel Maggior Consiglio nel 712, la loro famiglia si estinse nel 1344.

di Mezo o Mezzo. Vennero da Jesolo, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi. Si portarono alcuni di loro in Candia.

Miani. Vennero dal Cadore o da Jesolo, erano savi, discreti, prudenti, cattolici, armigeri potenti, robusti, gran maestri nel navigare, e industriosi nelle mercanzie, annovera questa progenie San Girolamo Miani fondatore dell’ordine dei Chierici Regolari di Somasca.

Micheli. Vennero da Roma, erano splendidi, piacenti, fabbricarono la chiesa di San Canziano, restaurarono quella degli Ognissanti. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia, annovera questa progenie quattro dogi .

Milesio. Bessarione cardinale Milesio, recatosi a Venezia per sollecitare la lega contro i Turchi, venne dalla Repubblica ascritto alla nobiltà veneta, nel 1464. Nel 1468 donò la propria biblioteca a Venezia, la raccolta divenne il patrimonio iniziale della Biblioteca nazionale Marciana.

Minelli. Vennero da Bergamo, erano bottegai di salumi ed olii, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1650, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Minio. Vennero da Altino, passarono per Mazzorbo, erano umani, piacenti, e amichevoli con tutti, e si esercitarono molto nel pescare. Alcuni di loro si portarono in Candia.

Minoto o Minotto. Vennero da Roma, produssero tribuni antichi, erano bellissimi, industriosi, molto animosi e amatori della patria, concorsero alla fabbricazione della chiesa di Santa Cecilia o San Cassiano.

Miolo. Vennero da Costantinopoli, produssero tribuni antichi, erano amati dalle persone per le loro virtù e per la lealtà, vennero ascritti nel Maggior Consiglio nel 1103, esclusi con la Serrata del 1297, rientrarono nel 1310 in occasione della congiura del Tiepolo, la loro famiglia si estinse nel 1131.

Mocenigo. Vennero da Bologna, erano di grande animo e ingegno, molto amatori della loro patria. Era una delle quindici case nuove ducali, che diedero almeno un doge alla Repubblica, annovera questa progenie quattro dogi.

Molin o Molino. Vennero da Acri o da Mantova, produssero tribuni antichi, erano grandi di persona, elemosinieri, di buone qualità, maestri nell’edificare edifici e molini, molto cattolici, fecero edificare le chiese di Sant’Andrea e di Sant’Agnese.

Monegari. Vennero da Padova, passarono per Malamocco vecchio, erano molto sapienti, la loro famiglia si estinse nell’881.

di Monte. Gian Maria cardinale di Monte venne eletto al soglio pontificio con il nome di Giulio III, nel 1550, in grazia di questa elezione, venne ascritto al patriziato veneto.

Mora. Vennero da Benevento, passarono per Vicenza, erano negozianti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1653, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Mora. Vennero dalla Svizzera, passarono per Vicenza, arricchitasi con i commerci con la Spagna, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1665, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Morelli. Vennero da Murano, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1696, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Morosini o Moresini. Vennero da Mantova, erano savi e forti, ma molto protervi di volontà, belli di corpo, leali e generosi in battaglia. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia, annovera questa progenie quattro dogi .

Moro. Vennero dalla Mauritania, passarono per l’isola di Negroponte, produssero tribuni antichi, erano perfetti di senno e di cervello, molto cattolici e servitori della loro patria, edificarono la chiesa di San Giobbe, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1310 in occasione della congiura del Tiepolo.

Mortadelli. Venero da Altino, erano di buona condizione, cattolici e molto benevoli, anticamente erano uccellatori di valle, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1327.

Mossolini. Vennero da Bologna, erano di buon ingegno, e di forte volontà, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1021, la loro famiglia si estinse nel 1183.

da Mosto. Vennero da Padova, erano di buona coscienza e di grosso intelletto, e amatori della loro patria.

Muazzo. Vennero da Torcello, produssero tribuni antichi, erano di buona coscienza, servitori di Dio, e della patria, molto elemosinieri e pietosi, fecero edificare la chiesa di San Geminiano. Con l’occasione delle colonie si portarono in Candia, divenne potente, e turbò più volte lo stato di quel regno.

da Muggia. Vennero dalla Croazia o da Muggia, erano dotti in medicina, in fisica, vaganti per il mondo, e poco dimoranti in cadauna città, la loro famiglia si estinse nel 1386.

Mugici. Vennero da Muggia, erano coraggiosi, e molto cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1306.

Muglia. Vennero da Muggia, erano molto cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1238.

da Mula. Vennero dall’Istria o dalle vicine contrade, produssero tribuni antichi, erano cattolici, di buona coscienza, e amatori della loro patria, concorsero all’edificazione delle chiese di San Giorgio, di San Giacomo dell’Orio.

Muraneschi o Muranesi. Vennero da Murano, erano i primi nell’edificare saline e molini, di grande animo e ingegno, venne ascritta al Maggior Consiglio nell’890, la loro famiglia si estinse nel 1271.

Muriani. Vennero da Altino, passarono per Murano, erano molto cattolici, per merito loro venne edificata la chiesa di Santa Maria o Santa Marina di Murano, la loro famiglia si estinse nel 961.

Muse. Vennero da Altino, erano buoni, pazienti, e amatori della loro patria, la loro famiglia si estinse nel 1213.

dei Mussati. Vennero da Concordia, erano prodi e amichevoli, la loro famiglia si estinse nel 1007.

Musse. Vennero da Capodistria, erano molto ricchi, la loro famiglia si estinse nel 1334.

– N –

Nadal o Nadale. Vennero da Torcello, produssero tribuni antichi, erano savi, moto sottili d’intelletto, amatori della loro patria. Si portarono poi nelle colonie di Candia.

Nani. Vennero da Altino, passarono per Torcello, erano gran maestri di palazzo, e amatori della loro patria, fecero edificare le chiesa di San Giovanni Nuovo, di San Giovanni Laterano, esclusi, parte di loro, dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, rientrarono nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Marocoso. Vennero da Altino, erano molto cattolici, vario è il tempo dello loro estinzione.

Navagero o Navejer. Vennero dalle provincie venete, erano molto piccoli di persona, fedeli e leali alla patria.

dalla Nave. Vennero da Bergamo, erano mercanti di cere e droghe, avevano per insegna della bottega una nave, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1653, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Navigaioso. Vennero da Padova, passarono per Malamocco vecchio, erano coraggiosi e duri d’intelletto, la loro famiglia si estinse nel 1334.

Negro o Negri. Vennero da Padova, passarono per le vicine contrade, erano molto buoni e fedelissimi, altri di questa famiglia, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, la loro famiglia si estinse definitivamente nel 1417.

Nicola. Vennero da Aquileia, produssero tribuni antichi, erano molto onorati, umili e mansueti, la loro famiglia si estinse nel 1312.

Nosadini. Vennero da Bassano, furono avvocati, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1694, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Novello. Vennero da Verona, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1281, la loro famiglia si estinse nel 1306.

– O –

Obizzo. Venero da Ravenna, produssero tribuni antichi, erano arroganti, gran maestri del navigare, la loro famiglia si estinse nel 1341.

Odescalchi. Benedetto cardinale Odescalchi venne eletto al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI, nel 1676, in grazia di questa elezione, venne ascritto al patriziato veneto.

Offanto. Vennero da Costantinopoli, la loro famiglia si estinse nel 133.

Ogniben. Vennero da Aquileia, produssero tribuni antichi, gran maestri nell’edificare e molto cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1311.

Olivieri. Vennero dalla Bosnia, passarono per Ancona, erano onorati, portati al pubblico bene, fecero edificare la chiesa di Santa Marina, la loro famiglia si estinse nel 1218.

Ongarina. Vennero da Altino, erano molto profittevoli al bene pubblico, molto amati da tutti, la loro famiglia si estinse nel 1112.

da Onigo. Vennero da Onigo nel trevigiano, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1339.

Onoradi. Vennero da Altino, erano discreti, amorevoli della loro patria, e elemosinari, la loro famiglia si estinse nel 1545.

Orbani. Vennero da Cervia, la loro famiglia si estinse nel 1398.

Ordelaffi. Teobaldo Ordelaffi, signore di Forlì, per aver servito la Repubblica nella guerra contro Alfonso re di Napoli, venne ascritto, nel 1423, al patriziato veneto.

Origlia. Gorello Origlia protonotario e vice re di Napoli, venne ascritto, nel 1411, al patriziato veneto.

Orio. Vennero da Altino, produssero tribuni antichi, erano industriosi, sapienti, belli, ed eloquenti parlatori, si esercitavano nella mercanzia dei salumi e di valle, parte di loro vennero esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297.

Orseoli. Vennero da Aquileia, passarono per Grado, erano savi, cattolici, animosi e molto superbi, fecero fabbricare le chiese di San Bartolomeo e della Croce alla Giudecca, annovera questa progenie Pietro I Orseolo santo e doge.

Orsini. Carlo e Giordano Orsini vennero ascritti al patriziato veneto, nel 1426.

Orso. Vennero da Altino o dalla vicine contrade, erano di buon intelletto, cattolici, di buona coscienza e volontà, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, rientrarono nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

dell’Orzo. Vennero dalla Lombardia altri dicono da Trieste, produssero tribuni antichi, erano amatori della loro patria, la loro famiglia si estinse tra il 1316 e il 1376.

Ottobono o Ottobon. Vennero da Padova o dall’isola di Negroponte, erano cancellieri grandi e segretari, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1646, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Ovedelli. Vennero da Padova, erano savi, benevoli con tutti, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1097, le loro famiglia si estinse nel 1283.

– P –

Padavin. Vennero da Altino, erano nobilissimi, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 984, la loro famiglia si estinse nel 1173.

Pagani. Vennero da Padova, produssero tribuni antichi, erano savi e di gran consiglio, la loro famiglia si estinse nel 1240.

Pallavicino. Orlando Pallavicini, essendosi reso benemerito alla Repubblica, venne ascritto al patriziato veneto nel 1427.

Panfilio. Giovanni Battista cardinale Pamphilj, venne eletto al soglio pontificio con il nome di Innocenzo X, nel 1664, in grazia di questa elezione, venne ascritto al patriziato veneto.

Pantaleone. Vennero dalla Grecia, produssero tribuni antichi, erano cattolici, savi, discreti, e ottimi al navigare, la loro famiglia si estinse nel 1275. Alcuni di loro si portarono con le colonie in Candia.

Paolin. Vennero da Padova, erano ricchi e atti al navigare, la loro famiglia si estinse nel 1012.

Papacizza. Vennero da Padova, produssero tribuni antichi, erano savi e molto piacenti, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, rientrarono nel 1311 in occasione della congiura del Tiepolo, la loro famiglia si estinse nel 1425.

Papafava. Vennero da Padova, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1650, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Paradiso. Vennero da Altino, erano di duro intelletto, superbi ed arroganti, la loro famiglia si estinse nel 1531. Alcuni di loro si portarono con le colonie in Candia.

Parisi. Vennero da Lucca, erano di buona coscienza, benevoli e molto amati da tutti, la loro famiglia si estinse nel 1310.

Paruta. Vennero da Lucca, erano molto savi nella mercanzia, introdussero l’arte della tessitura, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Pasqualigo. Vennero da Candia, da dove si partirono per parteciparono alla crociata con il doge Domenico Michieli in Terra Santa.

Pasquasi. Vennero da Malamocco vecchio, produssero tribuni antichi, erano savi, discreti, e gran maestri di edifici, fecero edificare la chiesa di San Gregorio, la loro famiglia si estinse nel 1302.

Passamonte. Vennero dalla Germania, erano industriosi, la loro famiglia si estinse nel 1313.

Pasta. Vennero da Bergamo, passarono per Padova, erano mercanti di panni di lana, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1669, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Patani. Vennero da Loreo, produssero tribuni antichi, erano savi, gran maestri di edifici e di saline, la loro famiglia si estinse nel 1366.

Patrizi. Vennero da Aquileia, erano uomini illustri, non si sa quando si estinse.

Pecin.Vennero da Pisa, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Peliccioli o Pellizzioli. Vennero da Bergamo, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1699, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

Pellizzari. Vennero da Bergamo, acquisirono il patriziato veneto denunciando la congiura del doge Falier, nel 1355

Pentolo. Vennero dalle vicine contrade, erano segnalati nelle guerre contro i Genovesi, la loro famiglia si estinse tra il 1297 e il 1432.

Pepin. Vennero da Aquileia, erano uomini ragionevoli, la loro famiglia si estinse nel 1275.

Pepoli. Taddeo Pepoli signore di Bologna, chiese e ottenne la nobiltà veneziana nel 1388.

Peretti. Felice cardinale Peretti venne eletto al soglio pontificio con il nome di Sisto V, nel 1585, in grazia di questa elezione, venne ascritto al patriziato veneto.

Persico. Vennero da Bergamo, erano mercanti di sete e panni d’oro, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1685, per la guerra di Morea, con l’esborso di centomila ducati.

da Pesaro. Vennero da Pesaro, produssero tribuni antichi, erano discreti, amatori della loro patria, industriosi nella mercanzia, e perciò ricchissimi, fecero edificare la chiesa di San Giovanni Decollato, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1225.

Pianigo. Vennero da Aquileia, erano amatori della patria e della giustizia, e uomini savi, vennero ascritti al Maggior Consiglio nel 1087, la loro famiglia si estinse nel 1298.

Pico. Francesco Pico della Mirandola, fu generale della Repubblica, e per meriti venne ascritto alla nobiltà veneta, nel 1345.

Piero. Vennero da ‘Aquileia, produssero tribuni antichi, erano di grande ingegno e cattolici, la loro famiglia si estinse nel 1401.

Pino o Pin. Vennero da Caorle, erano gran maestri del navigare, la loro famiglia si estinse nel 1288.

Pio. Gilberto Pio signore di Carpi, per i suoi gran meriti verso la Repubblica, nel 1406, fu fatto nobile veneziano.

Piovene. Vennero da Vicenza, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1655, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Pisani. Vennero da Pisa, si dividevano in due famiglie i primi erano savi e gran maestri di navi, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1120, i secondi furono ascritti nel 1355 per aver rivelato la congiura del doge Marin Faliero, edificarono la chiesa di San Fantino.

Pizzamano. Vennero dalla Boemia, produssero tribuni antichi, erano leali e molto umili, fecero edificare la chiesa di San Luca, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1297.

Polani. Vennero dall’Istria, erano leali, cortesi, e valorosi in battaglia, edificarono la chiesa di Santa Chiara. Fu una delle dodici famiglie cosiddette “apostoliche” che edificarono Venezia.

da Polenta. Obizzo da Polenta, signore di Ferrara, nella guerra della Repubblica contro i Carrara di Padova, nel 1405, meritò di essere ascritto al patriziato veneto.

Poli. Vennero dal Cadore, erano mercanti di legnami e minerali, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1663, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

Polini. Vennero da Costantinopoli, erano maestri nel navigare e amatori di Dio, parte di loro rimasero esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, la loro famiglia si estinse nel 1348.

Polo. Vennero dalla Dalmazia, erano buoni e sapienti, vennero esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, poi riammessi nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi.

Polvaro. Vennero da Lugano, erano mercanti, furono aggregati al Maggior Consiglio nel 1662, per la guerra di Candia, con l’esborso di centomila ducati.

da Ponte. Vennero dall’isola di Negroponte o da Ferrara, la loro famiglia si estinse nel 1217, tuttavia alcuni di loro cittadini originari, provata la loro legittima discendenza vennero riammessi nel Maggior Consiglio.

da Porcia. Vennero da Porcia.

di Portogallo. Giovanni II di Aviz, detto il Severo, re del Portogallo, per la sua umanità nell’accogliere dei veneziani superstiti dopo un attacco dei pirati, venne dalla Repubblica ascritto al patriziato veneto.

da Porto. Vennero da Portogruaro, erano padroni di navi, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1381, per i loro buoni portamenti alla guerra di Chioggia contro i Genovesi, la loro famiglia si estinse nel 1429.

dal Pozzo. Vennero da Milano, furono ascritti al Maggior Consiglio nel 1032, ne vennero esclusi con la Serrata del 1297.

di Prata. Vennero da Porcia, passarono per Prata, contrassero lega con la Repubblica e per questo furono ascritti al patriziato veneto, la loro famiglia si estinse nel 1420.

Preli. Vennero da Malamocco vecchio, erano molto famosi nel mestiere del pescare, la loro famiglia si estinse nel 1025.

Premarini. Vennero da Jesolo, produssero tribuni antichi, erano grossi d’intelletto, e pochi di casada. Si portarono con le colonie nell’isola di Candia, da dove alcuni ritornarono.

dei Priuli. Vennero dall’Ungheria, erano prudenti, saggi, discreti e amati da tutti, cattolici, servitori di Dio e molto amichevoli con ognuno, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, rientrarono nel 1310 in occasione della congiura del Tiepolo.

dei Proti. Giovanni Pietro dei Proti consegnò la città di Vicenza alla signoria della Repubblica, la sua famiglia si estinse nel 1412.

Pugnani. Vennero da Padova, erano di buona condizione, e molto ingegnosi, la loro famiglia si estinse nel 1288.

– Q –

Quintavalle. Vennero da Padova, passarono per l’Istria, produssero tribuni antichi, erano molto amati da tutti, furono i primi che edificarono nell’isola di Olivolo, esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, rientrarono nel 1310 in occasione della congiura del Tiepolo, la loro famiglia si estinse tra il 1316 e il 1328. Alcuni di loro si portarono in Candia e si estinsero nel 1582.

Querini. Vennero da Padova, produssero tribuni antichi, passarono per Torcello, facevano parte di quelle ventiquattro famiglie che formavano il corpo della nobiltà patrizia, diversi di loro cospirarono contro la patria nella congiura del Tiepolo. Alcuni di loro si portarono in Candia e a Cipro.

Fonti principali: Famiglie venete con le loro armi Biblioteca Estense; GIROLAMO ALESSANDRO CAPELLARI VIVARO. Campidoglio Veneto (1742) Biblioteca Marciana Venezia; VINCENZO MARIA CORONELLI Blasonario veneto Biblioteca Marciana Venezia

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