Reale Società Canottieri Bucintoro 1882. Magazzini del Sale in Fondamenta delle Zattere ai Saloni, nel Sestiere di Dorsoduro

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Reale Società Canottieri Bucintoro 1882. Magazzini del Sale in Fondamenta delle Zattere ai Saloni, nel Sestiere di Dorsoduro

Reale Società Canottieri Bucintoro 1882. Magazzini del Sale in Fondamenta delle Zattere ai Saloni, nel Sestiere di Dorsoduro

La fondazione della Società risale al 1882, e l’assemblea dei soci, del 12 settembre 1883, elesse il conte Leonardo Labia quale presidente del sodalizio. Nel 1884, dopo lunghe trattative, la Bucintoro assorbì la società canottieri “Venezia” e si dotò di alcune nuove imbarcazioni, provvedendo nel contempo al riscatto della ”Dodesona”.

Nel 1874 il cantiere Fassi, che aveva la manutenzione delle bissone municipali, costruì, per suo conto, una nuova “Dodesona” del tipo malgarota nella speranza che il Municipio intendesse sostituire la informe carcassa a 12 remi, eredità della Serenissima, che era apparsa in qualche festa cittadina. Il Municipio non l’acquistò e fortunatamente restò presso il cantiere che la costruì, facendo la sua prima comparsa ufficiale, dipinta in bianco e giallo oro nella regata storica del 1874, vogata da 12 solazzieri in divisa completamente bianca. Appesantitasi nelle linee, deterioratasi irreparabilmente nei materiali, la prima “Dodesona” venne sostituita con una nuova imbarcazione dopo 34 anni, e precisamente nel 1908

La Bucintoro già nel 1883 realizzava la sua prima sede sociale a Palazzo Grimani in Ruga Giuffa a Santa Maria Formosa, passava poi a San Moisè in Corte Barozzi, quindi a Santa Maria del Giglio in Fondamenta Barbarigo, infine nella Palazzina del Selva ai Giardinetti Reali, dove funzionava un vecchio caffè (l’elegante Cafehaus progettato da Lorenzo Santi fra il 1815 e il 1817). Sin dai primi mesi di attività la sede divenne il fulcro di tutte le attività sociali, il ritrovo di tutti gli appassionati del remo non solo della Bucintoro, il luogo rituale per incontri delle autorità sportive. Nel 1960 la Bucintoro venne sfrattata per far posto all’Air Terminal dell’aeroporto Marco Polo. Dopo lo sfratto la Bucintoro fu costretta a trovarsi una nuova casa e la scelta cadde su un vasto appartamento a Santa Maria del Giglio. I cantieri, dopo una prima sistemazione in Calle del Vento, passarono alle Zattere ai Saloni, quindi in Punta della Salute.

Nel 1901 un gruppo di soci si staccava dal sodalizio iniziale veneziano e fondava una nuova società intitolata a Francesco Querini, allora recentemente scomparso sui ghiacci del Polo. Nel 1970, dopo avere ottenuto in concessione dal Comune la vecchia Palazzina del Dazio a San Giuliano, che negli anni precedenti aveva avuto diverse utilizzazioni e allora giaceva in abbandono, vi avviava una propria sezione, che veniva inaugurata nel settembre del 1971. Successivamente i soci della Sezione di Mestre diedero vita, alla Canottieri Mestre. (1)

(1) Canottieri Bucintoro 1882-1982 Tipografia Helvetia Venezia 1982

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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