Campiello de la Pasina e Corte Barzizza a San Silvestro (San Polo) 

PASINA (Campiello, Fondamenta, Traghetto della) a S. Silvestro. Il Gallicciolli dice che questo sito si appellava anticamente pantano, e cita un documento del 1182 ove si trovano le seguenti parole: Damus ecclesiae S. Silvestri totas illas stationes vei cameras positas in supradicto confinio S. Silvestri, permanentes sub palatio et ecclesia in Panthano…. Aggiungo poi che pantano equivaleva presso i Veneziani a piscina, donde poi si formò pasina. È lecito però di sospettare in quella vece che il nome derivi da qualche famiglia Pasini, una delle quali si trova aver abitato in parrocchia di S. Silvestro.

Presso la Pasina a S. Silvestro esisteva, e, come dicono alcuni, esiste ancora in parte, un antico palazzo, ove i patriarchi di Grado, abbandonata quell’isola nel secolo XII, e ricoveratisi a Venezia, posero la loro sede, ed ove abitò pure nel 1424, il Carmagnola prima che gli fosse donato il palazzo Lion a S. Eustachio. Dopoché poi il patriarcato Gradense fu concentrato nel vescovato di Castello, venne concesso, in data 18 aprile 1460, che il palazzo dei patriarchi di Grado si vendesse, e dal ricavato si comperassero imprestiti, ed altre possessioni, obbligate al nuovo patriarcato di Castello.

BARZIZZA (Corte, Ramo) a S. Silvestro. La famiglia Barzizza è d’origine Bergamasca. Avendo il conte Nicolò Vincenzo Barzizza, canonico della cattedrale di Bergamo, sovvenuto di danaro la Repubblica nell’aspra lotta contro il Turco, venne ammesso al Maggior Consiglio coi nipoti e discendenti nel 1694. Egli nella sua supplica per ottenere il patriziato diede i cenni seguenti della propria famiglia: Sono 4 secoli che Giacomo Barziza nella rocca di Bergomo, come uno dei deputali della città, riconobbe la successione dei Visconti. Giacomo Ambrosio Barziza si conciliò la familiarità del Duca Galeazo Sforza con memorabili attioni, et illustri impieghi. Molti con la laurea dottorale insigni sopra le catedre più cospicue delle università più famose. Giuniforte Barziza, dottorato in Pavia nell’età primitiva di tredici anni, scrisse molto et operò assai per Anfolsore d’Aragona, et per i duchi di Milano, in servitio dei quali esercitò anco con sommo decoro il grado di Vicario Generale. Il Co. e Cav. G. Antonio, con titolo di dottore e Protonotario Apostolico, fu impiegato in diverse cariche in servitio della Santa Sede; è stato anco Auditore Generale delle Romagne. Finalmente, con diploma spetioso di Carlo V e di Massimiliano II, che attesta la nobiltà di nostra casa riconosciuta da stipite antico di 4 avi patemi e materni, fu Gio. Maria Barziza dichiarato secretario e consigliere di Stato, perpetuando nella casa il titolo di Conte Palatino, e nella persona quello di cavaliere aureato con honore d’haver nella coronatione dell’Imperatore in Aqnisgrana tenuto la sua spada ecc. ecc. I Barzizza si stabilirono in Venezia, nella parrocchia di S. Silvestro, sullo spuntare del secolo trascorso, avvegnaché si ritrovi che il 27 gennaio 1700 i NN. UU. Antonio e fratelli Barzizza (nipoti del canonico Nicolò Vincenzo) traslatarono in proprio nome da quello della famiglia Rampinelli due case a S. Silvestro, e ciò per virtù di strumento di permuta fatto in Bergamo, in atti del Dott. Usobelli in quella città, nel anno 1700. Queste case passarono poscia in proprietà di Vincenzo, ed altri figliuoli d’Antonio, laonde la Descrizione della contrada di S. Silvestro del 1740 segna in Corte del Barziza due case possedute dai NN. UU. Vincenzo e fratelli Barziza.(1)

(1) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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