Campiello Dalla Bolza, nel Sestiere di Cannaregio
Della Bolza è un cognome di famiglia cittadinesca che troviamo domiciliata in parrocchia dei Santi Ermagora e Fortunato (vulgo San Marcuola) fino dal secolo XIV. In questo secolo infatti un Giovanni dalla Bolza lasciò la sua casa da stazio, posta in tale contrada, al figlio Leonardo, con il patto, che dovesse passare di erede in erede fra suoi discendenti.
Leonardo non ebbe dalla moglie Antonia Lombardo che una sola femmina per nome Franceschina, la quale era amoreggiata da un Giacomo d’Angelo. Essendosi costui di notte arrampicato per ben due volte al di lei balcone, e nascostosi una volta nella di lei casa, venne condannato il 3 novembre 1388 a due mesi di carcere, ed alla multa di 100 lire.
Ciononostante l’ebbe poi in sposa, e da questo matrimonio nacque Lazzarino, che unitamente al figlio Davide, godendo poi dai patti testamentari i beni della famiglia dalla Bolza, ne assunse il cognome. Qui insorse un Francesco, solito anch’ egli a farsi chiamare dalla Bolza ad attestare innanzi l’Avvogaria che discendeva da un altro Francesco, figlio naturale è non figliastro, com’era infatti, di Giovanni dalla Bolza, di cui abbiamo parlato, ed a ripetere, come ultimo erede dei medesimo, la casa da stazio ai Santi Ermagora e Fortunato.
Ottenne egli una sentenza in proprio favore, ma Davide dalla Bolza, provando l’inganno, la fece annullare nel 1428. La famiglia dalla Bolza andò estinta in quell’Angela figlia del suddetto Davide, la quale nel 1514, chiamandosi vedova del N.U. Antonio Donà, notificò uno stabile diviso in quattro affittanze nella parrocchia dei Santi Ermagora e Fortunato. (1)
(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (Venezia, Tipografia Grimaldo. 1872).
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