Domenico Monegario. Doge VI. Anni 756-764.
Cacciato Galla, fu conferita la dignità ducale a Domenico Monegario, cittadino di Malamocco, uomo di carattere presso che simile all’antecessore; al cui fianco posero i Veneziani due tribuni annuali, onde limitarne il potere e tenere in freno l’ambiziosa voglia di soprastare. Narrano alcuni cronacisti, che li due primi tribuni furono Candian Candiano, e Agnello od Angelo Partecipazio, quest’ultimo voluto dal Sanudo della famiglia dei Giustiniani. Cotesto provvedimento, lungi dal recare utilità e pace allo Stato, in quella vece non fece che augumentare il disordine e la confusione: imperocché, o per debole mente, o per animo pusillo, quei tribuni si fecero piagiatori del Doge; ed allorquando accadde che ad essi succedessero altri di spiriti maschi, se ne ingeneravano perpetue contese; sicché il Doge, altero d’indole e di natura indomita, riguardò quei due tribuni siccome ceppi posti indegnamente alle sue mani; e con basse e furbesche arti contorseli, e quindi con aperta violenza li ruppe, rimettendo nel primiero potere la sua autorità. Il perché i tribuni stessi, aiutati dalla nazione, macchinarono congiura pari a quella onde Galla fu vittima, e Monegario sofferse il castigo e dell’abbacinamento e dell’ostracismo, dopo otto anni di mal tenuto governo; vale a dire nel 764. (1)
(1) Il Palazzo Ducale di Venezia Volume IV. Francesco Zanotto. Venezia MDCCCLXI
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