Iscrizione in un architrave della Scuola della Beata Vergine Assunta in Campo de la Celestia

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Campo de la Celestia (edificio con l'architrave della Scuola di Santa Maria Assunta). Sestiere di Castello

Iscrizione in un architrave della Scuola della Beata Vergine Assunta in Campo de la Celestia

Durante la realizzazazione del quartiere della Celestia da parte dell’Istituo Autonomo delle Case Popolari, un piccolo edificio del XVI secolo, situato a fianco della Chiesa di Santa Maria Celeste vulgo della Celestia e utilizzato dalla Scuola della Beata Vergine Assunta, venne demolito. Dalla demolizione si salvarono alcuni elementi della facciata, tra questi un’architrave, posto su poi in un edificio in testa al Campo de la Celestia destinato ad uffici, l’architrave riporta la seguente iscrizione (1):

IN TEMPO DE M. FRANCESCO QVONDAM ANTONIO BERGAMASCHO
GVARDIAN DI DETTA SCVOLA FV FATTO DELLI BENI DELLI
FRATTELLI MDCXXXXIII

Sull’altare di questa Scuola esisteva un bassorilievo non spregevole di pietra istriana rappresentante la Beata Vergine alla destra, coronata dal Padre Eterno che stava in piedi alla sinistra, e due Angeli per parte cho stavano sonando di chitarra e di cembalo; se non che tutto fu impasticciato di colori ad olio. Questo bassorilievo venne tolto, nell’anno 1814, dalla facciata della Chiesa della Celestia, per cura di Marco Malusa, e collocato nel detta Scuola.

Marco Malusa veneziano figliuolo di Antonio proveniente da antica famiglia dell’arsenale. Egli cominciò come calafato, indi fu lavorante; ma poi abbandonato il servizio dell’arsenale si dedicò interamente ad assistere come faccendiere le suore della Celestia, essendone divenuto loro fattore dopo la morte di Salvador Gerardini già impiegato alla veneta Camera dell’Armar. Nella sua casa presso Santa Ternita al tempo della soppressione degli ordini monastici ricoverò quelle disperse monache una delle quali era suor Matilde Badoer nobile veneta, al secolo Marina figlia di Giovanni Battista, la quale seguendo l’antico costume con la fabbrica di eccellenti ciambelle dette bianchetti cercava di supplire alla scarsa pensione in compagnia del Malusa vecchio di ottata anni, ma sano e robusto. (2)

Un targa commemorativa, del secolo scorso, posta sullo stesso edificio in Campo de la Celestia, ricorda Plinio Donatelli presidente dello IACP durante la costruzione del nuovo quartiere (1938-1940). (1)

(1) Städtische Wohnquartiere in Venedig (1918-1939) Die Urbane Gestalt zwischen Bedürfnisbefriedigung und Ästhetik

(2) Emmanuele Antonio Cicogna. Delle Inscrizioni Veneziane. Vol III. Venezia 1830 Giuseppe Picotti Stampatore.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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