Campo San Boldo, nel Sestiere di San Polo
Il campo prende il nome dalla demolita Chiesa di San Boldo, la quale fu eretta fra le prime chiese di Venezia dalle famiglie Giusto e Tron che la dedicarono a Sant’Agata.
Distrutta nell’incendio del 1105, venne rifabbricata con l’elemosine dei fedeli, ed ampliata nel 1305. Introdottosi il culto di Sant’Ubaldo, vescovo di Gubbio, all’altare di questo santo, un devoto nel 1528 fece porre la statua dello stesso, seduto e con addosso gli abiti vescovili, da allora venne l’uso di chiamarla di Sant’Ubaldo, vulgo San Boldo.
Resa cadente questa chiesa, nel 1735, venne rifabbricata completamente in soli quattro anni. Chiusa nel 1808, in seguito venne demolita, ma ne restano traccie evidenti, ed anche del campanile. (1)
(1) Cesare Zangirolami. Storia delle Chiese dei Monasteri delle Scuole di Venezia rapinate e distrutte da Napoleone Bonaparte; Alessandro Gaggiato. Le Chiesa distrutte a Venezia e nelle isole della Laguna.
Nel campo o nelle sue immediate vicinanze:
- Chiesa di Sant’Ubaldo vulgo San Boldo. Chiese
- Palazzo Grimani a San Boldo. Palazzi scomparsi
- Palazzo Bembo a San Boldo. Palazzi scomparsi
- Ponte Storto, sul Rio de San Boldo. Rii e Ponti
- Rio de San Boldo, tra i Sestieri di Santa Croce e San Polo. Rii e ponti
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