La “capatonda” (cuore o cappatonda, cozza, ostrica, tellina, vongola, fasolaro)
La raccolta dei molluschi bivalvi, facilmente disponibili e presenti in laguna in tutte le stagioni dell’anno, ha rappresentato la forma più semplice di pesca, garantendo al popolo un cibo apprezzato, costante e alla portata di tutti.
Le ostriche (Ostrea edulis) e i caparossoli dal scorso fin (Scrobicularia plana) sono oggi diventati molto meno frequenti o sono addirittura scomparsi dalla laguna, mentre i peòci (Mytilus galloprovincialis), molto ricercati nell’Ottocento, erano assai rari e costosi. Abbodantissime erano le capetonde o margarote (Cerastoderma glaucum).(1)
(1) La pesca in Laguna. La collezione storica di Minni e Marella. Centro Culturale Candiani 2019.
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