Il “branzin o baicolo” (branzino)

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Branzino (Dicentrarchus Labrax). La pesca in Laguna. La collezione storica di Minni e Marella. Centro Culturale Candiani 2019.

Il “branzin o baicolo” (branzino)

Per le sue qualità in termini culinari si contende con l’orata il primo posto in classifica da tempi lontani e, assieme al cefalo, forma il più comune trio del pesce bianco in pescheria e in valle.

Per le sue abitudini risulta molto più legato alla laguna che al mare, dove si reca brevemente a solo scopo riproduttivo tra dicembre e gennaio. In laguna invece frequenta nei mesi estivi; più diversi ambienti, dalle zone di foce alle bocche di porto.

Nel primo e e secondo anno di vita mostra sui fianche parecchie macchioline nere, e si dice che da quelle dipenda il titolo di variòlo (vaiuolo) che gli danno i pescatori; ma poiché mostra anche due belle spine sulla parte posteriore delle branchie, come i pesci ragno, molti pescatori lo chiamano ragnòlo.

Successivamente prende il nome di baìcolo, senza nessun riferimento al celebre biscotto veneziano, e dal chilogrammo e mezzo in poi tutti lo conoscono per branzino. (1)

(1) La pesca in Laguna. La collezione storica di Minni e Marella. Centro Culturale Candiani 2019.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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