Le Cariatidi sugli stipiti del portone d’ingresso della Biblioteca Marciana

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Ingresso della Biblioteca Marciana. Procuratie Nove. Piazzetta San Marco

Le Cariatidi sugli stipiti del portone d’ingresso della Biblioteca Marciana

La prima opera che il Vittoria eseguì nell’officina del Sansovino, fu per la fabbrica della Libreria antica di San Marco; in cui mise quella differenza e sapere che egli poteva maggiori. Vi fece in pietra d’Istria due femmine gigantesche o cariatidi alte dieci piedi ciascuna, che formano gli stipiti dell’arco interno di mezzo, che dà l’ingresso alla scala della Libreria.

Malgrado la loro grandezza, queste femmine appaiono svelte e ben misurate proporzioni “Non si possono lodare convenientemente (dice il Temanza) tanta è la loro maestà e facilità in ogni parte“. Nel lavoro di queste cariatidi Alessandro si fece aiutare dai tre fratelli Vicentini e da altri.

Una di esse vedesi incisa in rame nella storia della scultare dell’illustre Cicognara. In quest’opera, che il Sansovino gli aveva fatta allogare, pose il Vittoria più studio e fatica che il maestro non esigesse; e ciò torna a gran lode del discepolo, che ammendava il fallo dell’avventatezza passata con più virtù e gloria, che non fu eletto di vizio e accompagnato da vergogna il fallire. (1)

(1) Tommaso Gar. Raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento. Tipografia Monauni 1858

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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