I leoni marciani sui cippi di confine tra la Serenissima e l’impero asburgico

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Leone posto nel cippo confinario della Gusella del Nuvolao

I leoni marciani sui cippi di confine tra lo stato veneto e l’impero asburgico

In prossimità del Passo Giau ai piedi della Ra Gusella del Nuvolao, dove inizia la Marogna del Giau, è collocato un cippo che segnava il confine tra la Serenissima e la monarchia asburgica. Sul cippo sono inseriti due blasoni, quello della Serenissima Repubblica di Venezia con il leone di San Marco, e quello del Tirolo, tra di loro una grande croce e sotto la data 1753.

Il Congresso di Rovereto, iniziato nel 1750 e voluto dai governi di Vienna e di Venezia con lo scopo di “… conoscere e giudicare le controversie di qualunque ragione … compilando ad un tempo provvide discipline per casi futuri …”, aveva assolto ad un compito immane: definire tutte le zone di confine fra le due potenze, una lunghissima linea fluviale e montana, già fonte di contese locali forse nei tempi mai sopite.

Dopo una lunga fase di consultazione di vecchi atti, di ascolto delle varie rappresentanze, di ricognizioni e misurazioni, si giunse infine alla firma di numerosi protocolli. L’austriaca regina Maria Teresa e il serenissimo doge Francesco Loredan, controfirmarono gli accordi.

I cippi dislocati lungo l’interminabile confine erano di vari tipi e forme. Alcuni furono posti “nel cengio”, cioè scavati nella roccia con la collocazione degli armi rispettivi e cioè il Leone di San Marco per la Regina dell’Adriatico e uno sfarzoso stemma per la casa d’Austria. Altri, i principali, erano in forma di “colonna” alti oltre due metri e con la base interrata e furono collocati nei punti di rilievo più importanti per consentire una visuale anche da lontano: anche questi dovevano portare due formelle in marmo con inciso sempre il Leone di San Marco (in pietra giallastra di Castellavazzo o paglierino d’Istria) per la parte veneta e gli scudi imperiali in marmo bianco di Falzes per il versante austriaco. Il tutto veniva fermato con sbarre di ferro.

Infine, altri cippi “intermedi” più semplici, senza formelle né armi, alti comunque circa un metro e mezzo. Inoltre ogni cippo doveva recare scolpita una doppia numerazione progressiva, numerica e alfabetica e ben evidente l’anno “1753”. (1)

(1) http://www.venetograndeguerra.it/resource/resolver?resourceId=e1b54260-9302-425c-bc63-11d3301348d4/GG_BL_IT

Da sinistra a destra, dall’alto in basso: Cippo di confine ai piedi della Ra Gusella del Nuvolau; Cippo di confine ai piedi della Ra Gusella del Nuvolau; Cippo di confine al Passo Giau; Leone marciano di confine esposto al Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore.

FOTO: Bussolin Alfonso e dalla rete. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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