Il Gonfalone della galeazza del doge Domenico Contarini (1659-1675)
La grande bandiera veneziana conservata nel Museo Correr, che già apparteneva alla galeazza del doge Domenico Contarini (1659-1675), bandiera che può quindi considerarsi quasi come uno degli stendardi ufficiali della Repubblica, misura in tutta la sua lunghezza metri 6.50, dei quali 2,50 sono riservati alle code, e come essa sia alta metri 3,20.
Il vessillo è rosso con il Leone di San Marco, passante, d’oro; le zampe anteriori poggianti sulla terra da cui si erge una fortezza, le posteriori nell’acqua, per dimostrare i domini di terra e di mare della Repubblica. Lo stendardo termina tagliato in modo da formare sei code, e su queste e tutto intorno al campo vi sono fregi d’oro e piccole immagini.
Altre bandiere di altre forme, conservate il Museo Correr, sono la bandiera del penultimo Bucintoro, che ha la forma usuale, ma con cinque code soltanto e anziché la fortezza, si vede in essa un piccolo monte su cui è piantata una croce, e invece del libro con la solita scritta PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS, i questo vessillo il leone regge un libro con il motto IN HOC SIGNO VINCES, riferentesi alla Croce che lo sovrasta.
Altre bandiere sono rettangolari tutte rosse, o rosse con una fascia gialla intorno o azzurre, o a diversi colori, e appartennero a navi e a corpi militari veneziani: altre infine sono rosse, di forma triangolare biforcate, con il leone e con uno stemma patrizio, appartennero quest’ultime ai Podestà e ai Capitani dai quali la Repubblica si faceva rappresentare presso le Comunità soggette. (1)
(1) Ricciotti Bratti. Bandiere ed emblemi veneziani. Giusto Fuga Editore. 1914
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