
La processione del doge nella Domenica delle Palme
Durante le processioni solenni questo era l’ordine del procedere:
I capitani del Consiglio dei Dieci; otto comandadori con stendardi; sei con le trombe d’argento; i restanti comandadori; i pifferi; gli scudieri, il cavalier in mezzo, alla dritta il capitano grande e lo scalco maggior alla sinistra; il chierico di Sua Serenità; i sei canonici di San Marco in piviale; i due gastaldi ducali; i quattro segretari del Senato; il cappellano regio col candelabro; i due cancellieri inferiori; il Ballottino; il Cancelliere Grande con ai suoi lati due scudieri con la sedia curiale e il cuscino; Sua Serenità con quattro caudatari, due suoi camerieri, per ordinario il sartor da vesti ed un scudiere; ai di lui lati gli ambasciatori che vi fossero, monsignor nunzio alla dritta e il cesareo alla sinistra; uno scudiero con l’ombrella, un N.H. con lo stocco ed il suo compagno; il giudice del Proprio; i consiglieri; i capi dei XL; gli avogadori, i capi del Consiglio dei Dieci; i censori; i cavalieri della stola d’oro; la muda per ordine di età, erano 30 senatori, ballottati al Pregadi, detti ballottati alla Zonta, tra i quali dovevano esserci tre cavalieri della stola d’oro; procuratori di San Marco de supra, de citra e d’ultra, provveditori alle biade, e altri, che entravano dal 1 aprile fino al settembre successivo (muda d’estate), altrettanti che entravano il mese di ottobre a tutto marzo successivo (muda d’inverno). (1)
(1) B. Cecchetti. Il Doge di Venezia. (Venezia, 1864)
FOTO: https://i.pinimg.com/. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.