Una pallida fiammella a San Giovanni Evangelista, nel Sestiere di San Polo
Da varie sere, alle dalle otto alla mezzanotte, scorgevasi apparire sopra i vetri di un finestrone della Scuola di San Giovanni Evangelista una pallida fiammella.
La cosa incominciò a destare la curiosità di quanti passavano per il Ponte de la Latte, che prospetta da lungi quel finestrone, al quale però non era possibile avvicinarsi a cagione dell’interposto canale. Molte erano le ciarle delle donnette di quei contorni, che discorrevano di diavoli, di stregherie, e d’apparizioni mortuarie.
Anzi, essendo avvenuto di fresco un fatto di sangue nella prossima Calle di San Zuane, sostenevano che quella fiammella altro non era che l’anima della persona uccisa in quella circostanza.
Nessuno però pensava, oppure ardiva, di verificare, per mezzo di barca, qual origine avesse il fatto. Il compito spettava alla sbirraglia, che, presa barca, fece un giro per il canale, e s’avvide di un piccolo lume ardente nella vicina casa di una povera famiglia, ove entrata poté convincersi essere quella la luce che andava riflettendosi sul finestrone della scuola.
Il fatto avvenne l’anno di grazia 1844 (1)
(1) G.Nissati (Giuseppe Tassini). Aneddoti Storici Veneziani. 1897
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