Fabbrica di fiammiferi Baschiera e SAFFA, nel Sestiere di Cannaregio

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Fabbrica di fiammiferi Baschiera e SAFFA. Sestiere di Cannaregio

Fabbrica di fiammiferi Baschiera e SAFFA, nel Sestiere di Cannaregio

Il palazzo prospiciente il Rio di Cannaregio sulla Fondamenta Savorgan o di San Giobbe descritto nella pianta dei fratelli Combatti (1846-1855), venne trasformato insieme con l’area verde retrostante, nel 1868, nella fabbrica per la tiratura della canna e per il rotondamento di margherite della Società Corinaldi, Sarfati e C.

Nel 1875 l’area della conteria fu occupata dalla ditta Baschiera per istituirvi una grossa fabbrica di fiammiferi. Fino a quell’epoca vi erano solamente due fabbriche di fiammiferi nel centro storico di Venezia; la più antica, aperta nel 1854, venne chiusa nel 1875. Questa ben presto riuscì a sostenere la concorrenza delle più rinomate fabbriche nazionali ed estere. Nel 1895, allo scopo di finanziare la guerra di Eritrea, sulla fabbricazione dei fiammiferi furono introdotte nuove imposte che colpirono duramente il settore; le imprese più piccole furono costrette a chiudere mentre le più grandi si associarono fondando nel 1898 la nota “SAFFA”, “Società anonima fabbriche fiammiferi e affini” di cui Baschiera fu il secondo azionista. L’attività di questo stabilimento cessò negli anni ’50, quando la fabbrica si trasferì a Marghera, nella nuova zona industriale del Comune di Venezia. (1)

L’area fu destinata ad abitazioni residenziali, realizzate in due fasi, la prima tra il 1981 e il 1985, la seconda tra il 1998 e il 2001.

Il complesso, di circa 200 abitazioni, s’integra perfettamente nel tessuto storico di Venezia proponendo, con nuove soluzioni formali, i motivi della tipologia insediativa veneziana: la struttura degli spazi urbani riprende i temi della “calle” e del “campo”, sono stati proposti elementi edilizi quali le altane e i muri di perimetrazione dei giardini e sono stati utilizzati materiali come il “coccio pesto” e la “pietra d’Istria”.

(1) Venezia, città industriale. Gli insediamenti produttivi del 19° secolo. Marsilio Editori 1980

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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