Rio del Gheto, nel Sestiere di Cannaregio
Il Rio del Gheto, il quale deve il suo nome al Ghetto Novo che circonda su tre lati, inizia dall’incrocio formato con Rio de la Misericordia e arriva nell’incrocio formato con il Rio de San Girolamo. (1)
Nel Gheto Novo si stendeva anticamente un tratto di terreno, chiamato il getto, o il ghetto, perchè, come scrive il Temanza nell’Illustrazioni all’Antica Piazza di Venezia, era la sede delle pubbliche fonderie, ove si gettavano le bombarde, e del magistrato presidente alle stesse. Tali fonderie esistevano fino dal secolo XIV, leggendosi in una Parte del 29 maggio 1306: Cum tempore quo diminuta fuerunt salaria, fuisset diminutum solarium Nicolao Agmo qui est officialis ad Ghettum ecc.
Avevano cessato di esistere però nei primordi del secolo XV, poiché nel 1458 un Gasparino De Lon, avente l’età di 50 anni, citato come testimonio in una contesa giurisdizionale fra il parroco di San Geremia, e quello dei Santi Ermagora e Fortunato, dopo aver detto che il luogo ideo vocabatur el getto quia erant ibi ultra duodecim fornaces, et ibi fundabatur aes, soggiunse che si ricordava di aver veduto quelle fonderie nella sua puerizia, e che erant deputati tres domini ad eundem locum et offitiun, prout sunt ad alia offitia, et erant scribanus et alii officiales, et vivebant centum personae quoddamodo ex ilio offitio.
Dal documento medesimo si rileva che il ghetto era chiuso tutto all’intorno, o che, per mezzo di una porticella, e di un piccolo ponte attraversante il rivo, si passava ad un terreno vicino, ove si solevano accumulare le macerie delle fornaci. Anche questo secondo riparto, o per la vicinanza al primo, o perchè là pure si fossero in seguito stabilite alcune fonderie, si disse il ghetto, ed ebbe l’aggiunta di nuovo alfine di contraddistinguerlo dall’altro, che prose il nome di vecchio.
Tanto il Ghetto Vecchio, quanto il Nuovo si destinarono nel 1516 per abitazione agli Ebrei, ed essendo stata Venezia forse la prima città a voler divisi gli Ebrei dai Cristiani, od almeno trovandosi gli Ebrei più numerosi a Venezia che altrove, il nome Ghetto divenne celebre così da passare a tutti gli altri luoghi di terraferma, e degli altri stati anche, ove i figli di Israele vennero costretti ad abitare insieme. Ai medesimi poi nel secolo XVII si concesse un terzo riparto prossimo agli altri due, il quale, usandosi già la voce ghetto ad indicare un luogo destinato a soggiorno degli Ebrei, assunse la denominazione di Ghetto Novissimo. (2)
Rii che lo incrociano, ponti che l’attraversano e palazzi e fondamente che si affacciano:
Rio de la Misericordia | ||||
Rio del Gheto | ||||
Calle del Porton, con riva | ||||
Ponte Gheto Novissimo, ponte in legno e muratura con bande in legno | ||||
Fondamenta de Gheto Novissimo, con parapetto in muratura e una riva in legno | ||||
Campo de Gheto Novo, senza riva | Ponte de Gheto Vechio, ponte in ferro e muratura con bande in ferro sostenute da pilastrini in ferro | Gheto Vechio | ||
Rio del Bateo | ||||
Rio de San Girolamo |
(1) ConoscereVenezia
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872
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