Palazzo Cappello a Santa Maria Mater Domini

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Calle Longa - Santa Croce. Luogo dove si ergeva il Palazzo Cappello

Palazzo Cappello a Santa Maria Mater Domini

Tuttavia presso il Campo di Santa Maria Mater Domini, al principio della Calle Lunga, si scorge una porta, che reca sugli stipiti lo stemma Cappello, e guida ad un giardino, area un tempo del palazzo di cui parliamo, il quale, dal lato opposto, guardava con la facciata il Rio della Pergola. Aldo Manuzio il Giovane, nella Vita di Cosimo dei Medici, pubblicata nel 1586, racconta come Maria Salviati di lui madre, qualche tempo dopo la resa di Firenze all’armi di Carlo V (anno 1530), venne col suddetto principe, allora molto giovanetto, a Venezia, ed abitò più di un anno in casa Cappello, nella contrada Santa Maria Mater Domini, nel rivo detto della Pergola, col sig. Bartolomeo il cavaliere, padre della serenissima Gran Duchessa presente, et con i fratelli, mentre viveva il padre. Racconta pure come un giorno Cosimo, giuocando e scherzando con altri suoi coetanei, cadde nell’acqua, ove si sarebbe affogato senza il pronto aiuto, prima di sua cugina Luigia d’Appiano, allora fanciulletta, che l’afferrò peri cappelli, e poscia di un frate, che lo trasse alla riva. Fu solo più tardi, e forse nel 1544, epoca del suo primo matrimonio, che Bartolommeo Cappello si divise dai fratelli, ed, abbandonato il palazzo di S. Maria Mater Domini, si traslocò a Sant’Apollinare al Ponte Storto, ove gli nacque nel 1548 Bianca, incoronata nel 1579 Gran Duchessa di Toscana, e morta nel 1587 (1)

(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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