Palazzo Morosini dal Giardino ai Santi Apostoli
Aveva due facciate, l’una in Campiello Valmarana, e l’altra, con affreschi di Paolo Veronese, sul Rio di San Canciano. Apparteneva in origine agli Erizzo, e quindi ad un ramo dei Morosini, che, pee il magnifico giardino, si dissero Morosini dal Giardino. Essi nel secolo XVI intrapresero in questa loro dimora varie opere di restauro e di abbellimento, cangiando il giardino in un ampio cortile con atrio sostenuto da colonne, e con pavimento a fasce di candido marmo. Il Cicogna, nei suoi Diari manoscritti, parlando delle statue, che esistevano nell’atrio suddetto, e che nel 1820 si trasportarono in ca’ Morosini a San Stefano, dice che il palazzo di cui facciamo parola si andava allora demolendo a poco a poco. Ciò completamente si avverò qualche anno dopo. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).
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