Oratorio della Scuola di San Michele Arcangelo o dell’Annunziata, detta dei Zotti
Storia della chiesa
Si fabbricò dalla patrizia famiglia Morosini nel 920, sotto l’invocazione dell’Arcangelo Gabriele. Qui nel 1313 ebbe sepoltura Teofilo Morosini, espugnatore di Zara. Nel 1392 i Morosini concessero questo oratorio ad una confraternita, sacra all’Assunzione di Maria Vergine, e detta volgarmente dei Zotti (zoppi), perché composta da uomini che avevano tale imperfezione. Esso, come da epigrafe posta sull’architrave della porta, ebbe una rifabbrica nel 1530, ed oggidì appartiene al parroco, prò tempore, di San Stefano, che, dedicatolo all’Assunzione di Maria Vergine ed a San Michele, di rado lo fa ufficiare, e dischiudere ai di voti. Il Canaletto, rappresentandoci in disegno il Campo di Sant’Angelo con la chiesa ora distrutta, ci rappresenta ancora questo oratorio, fiancheggiato in quel tempo da bottegucce da falegname e da bottaio. (1)
Visita della chiesa (1733)
La tavola dell’altare con l’Annunziata è una delle belle opere di Antonio Triva. Alla destra dell’altare si vede l’Assunta, ed alla sinistra la nascita della Vergine opere di Pietro Ricchi. Segue la Beata vergine che sale i gradi del Tempio, e lo sposalizio della medesima è di Domenico Beverense. E sopra la porta per fianco la Santissima Trinità e opera di Flaminia Triva. (2)
(1) FLAMINIO CORNER. Notizie storiche delle chiese e monasteri di Venezia, e di Torcello tratte dalle chiese veneziane e torcellane (Padova, Stamperia del Seminario, 1763).
(2) ANTONIO MARIA ZANETTI. Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia ossia Rinnovazione delle Ricche Miniere di Marco Boschini (Pietro Bassaglia al segno di Salamandra – Venezia 1733)
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