La Disdotòna

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Padiglione delle navi nell'Arsenale di Venezia. Disdotona Pietro Foscari

La Disdotòna

La disdotòna è una barca, esistente in un unico esemplare, della Società Canottieri Francesco Querini. Derivata dalla gondola, viene condotta da 18 vogatori (disdoto in veneziano). Viene utilizzata per parata o rappresentanza. Esistono altre barche, di derivazione della gondola, con un numero così elevato di vogatori e cioè: la quatordesòna con 14 vogatori della Voga Veneta Mestre, la dodesòna della Reale Società Canottieri Bucintoro con 12 (dodese in veneziano) vogatori, e le diesòne con 10 vogatori dell’Associazione Settemari, della Società Sportiva Rari Nantes Patavium di Padova e dell’Unione Sportiva Remiera Francescana.

La Disdotòna “Pietro Foscari” della Società Canottieri Francesco Querini

Nell’anno 1903, il giorno 19 aprile, venne varata la “Disdotòna“, gondola di rappresentanza della Società a 18 vogatori. La bellissima imbarcazione unica al mondo nel suo genere, tecnicamente ardita e ammirata da tutti, fu progettata e costruita dall’ing. Angelo Meloncini.

Essa ha rappresentato anche teoricamente un originale esemplare di architettura navale, tanto da essere trattato negli “Annali della vasca nazionale per le esperienza di architettura navale in Roma”, sia perché, come tutte le gondole, curva longitudinalmente e quindi idonea ad essere spinta e guidata anche da un solo remo agente sempre sul lato destro, sia lo straordinario rapporto tra lunghezza e larghezza (14), rapporto che per la normale gondola è 8.

Nel corso di un secolo essa venne costruita in tre esemplari, uno nel 1903, uno nel 1926 (qui esposta) e quello attualmente utilizzato costruito nel 1973 dal famoso maestro d’ascia Giuseppe Giupponi nel suo squero alla Giudecca.

Questo esemplare lungo 25 m e largo 1,60 m venne offerto alla Società per il suo XXV anniversario dalla famiglia Foscari, dai Ministri Volpi e Giurati, dal Comune e Provincia di Venezia, da altri Enti pubblici e privati, da cittadini e soci. La bandiera di poppa (riproduzione di quella di San Marco) fu offerta dalla contessa Maria Luisa Foscari de Bresson e dipinta da Pasquale Zennaro. La bandiera di prora (riproduzione di quella sociale) venne ricamata nell’Istituto Canal delle Suore del pianto; ambedue sono custodite nel cantiere sociale. La targa con dedica sulla prora fu eseguita ed offerta dalla ditta Alessandro Santi. I fanali (riproduzione di quelli da galera) ed i due pomi sulle aste delle bandiere, in rame sbalzato a cesello, vennero eseguiti dalla ditta Rosa Umberto di Venezia. La “polacheta” in cuoio, offerta dal socio cav. Valentini, venne confezionata dalla ditta Alessandro Lucatello di Venezia ed è tuttora utilizzata. Il costo, esclusa la ferramenta, ammontò a Lire 14.000 di cui 3.000 per l’invasatura.

L’imbarcazione venne costruita sui disegni della prima dal cantiere De Pellegrini-Carraro a San Pietro di Castello e varata il 23 maggio 1926 con una fastosa cerimonia alla presenza dei ministri Giuseppe Volpi e Giovanni Giuriati e con la benedizione del patriarca card. Pietro La Fontaine. Essa venne intitolata al conte senatore Pietro Foscari fondatore e primo presidente della Società.

Della stessa esistono un disegno e un modello, anch’essi custoditi nel cantiere sociale, realizzati dal costruttore sig. Attilio Carraro.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la “disdotòna” subì purtroppo gravi danni. Ricoverata in una tesa dell’Arsenale, infatti, fu varata dopo l’armistizio presumibilmente per recuperare lo scalo. Non si conosce esattamente le circostanze; resta il fatto che essa affonddò insieme ad un peschereccio il quale le si appoggiò sopra. In tali condizioni rimase per due anni per essere recuperata solo dopo la fine della guerra. Sottoposta a notevoli lavori di restauro, essa poté partecipare alla prima Regata Storica del dopoguerra nel 1946 alla presenza del Presidente Provvisorio della Repubblica Enrico De Nicola.

Tali vicissitudini l’avevano comunque irrimediabilmente indebolita tanto da rendere necessaria nel 1973 la sua sostituzione. Essa non andò distrutta ma venne, su desiderio della Marina Militare che l’aveva precedentemente a lungo custodita in arsenale, esposta in questo padiglione del Museo Navale.

La “disdotòna” ha primeggiato per oltre un secolo in tutte le manifestazioni acquee più importanti di Venezia svolgendo anche funzioni di rappresentanza per la città in occasione di particolari ricorrenze e di visite di capi di Stato; l’esemplare attualmente in esercizio ha rappresentato la città anche fuori Venezia in Italia ed all’estero. Le ultime occasioni sono state, nel 2004, la partecipazione alle Regate di Henley con successiva discesa del Tamigi per un’ottantina di chilometri e la scorta alla nave Scuola Amerigo Vespucci giunta a Venezia il 15 ottobre dello stesso anno per le celebrazioni del millennio dell’Arsenale. (1)

(1) da una targa esposta sopra la disdotòna “Pietro Foscari” nel Padiglione delle Navi all’Arsenale

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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