La Madonna del Pianto, nella Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Il Chiostro della Santissima Trinità nel Monastero di Santa Maria Gloriosa dei Frari è così chiamato dalla raffigurazione, sovrastante il pozzo centrale, dell’augustissimo mistero. Un tempo era detto esterno, perché vicino all’uscita e accessibile al pubblico, o dei morti, perché adibito a sepolture, o delle grazie, perchè in un’edicola addossata alla parete nord-occidentale (lato opposto alla chiesa) si venerava un’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie.
Il chiostro nella forma attuale risale al secolo XVI, negli anni 1713-14 Antonio Pittoni fece innalzare da Giovanni Trognon il monumentale pozzo le cui statue rappresentanti la Santissima Trinità e i Santi Pietro e Paolo sono di Francesco Penso detto Cabianca. Il grandioso porticato di forma quadrata regolare è sostenuto da quarantaquattro colonne sorreggenti archi a tutto sesto. Il chiostro era stipato di tombe di famiglie patrizie e cittadinesche, ed arche di numerose Scuole. Nel 1754, e in parte nel 1758, le tombe e le arche vennero scoperchiate e riempite, e specialmente nel 1820, allorché furono accomodati i muri e il pavimento del chiostro, e il tutto adattato ad Archivio di Stato.
Nel 1778 venne ridotta ad usi profani anche la cappellina esistente nell’angolo sud-ovest, essa era dedicata alla Vergine Addolorata chiamata dai Veneziani la Madonna del Pianto. La statua in legno al momento della soppressione passò in chiesa sull’altare del Crocifisso (primo altare a sinistra) chiamato da allora della Madonna del Pianto.
(1) Antonio Sartori. Guida storico-artistica della Basilica di S.M. Gloriosa dei Frari in Venezia. 1949
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