Il soffitto dipinto da Giannantonio Fumiani nella Chiesa di San Pantaleone vulgo San Pantalon
Questo ampio tempio ad una sola navata venne alzato dalle fondamenta l’anno 1684, e l’architetto che fu Francesco Comino (come ne appare dai registri dell’archivio) si prefisse a modello il corpo della palladiana Chiesa del Redentore. Il soffitto pieno tutto di figure, di architetture e di altri ornamenti, è una grande opera fatta nel fervore della sua età da Giannantonio Fumiani.
Accoglie insieme quattro parti. Nella prima gli angeli attendono il trionfo del santo Titolare, che con i suoi compagni nella seconda parte si espone ai tormenti: nella terza si vedono i ministri di Diocleziano pronti al barbaro ministero, e nell’ultima con archi e vasi ed altri ornamenti spiegano la ricca fantasia del piťtore.
Nell’arco della Tribuna un arcangelo invita le genti a rimirare i prodigi del santo Titolare, con appresso la Speranza e la Fede al lato sinistro vi stanno la Giustizia e la Pace, con l’Orgoglio ed il Furore avviliti; e all’altro lato si vedono e il tiranno in atto minaccevole col suo barbaro ministro, e i santi Ermolao, Ermippo, Ermocrate, che ne disprezzano il furore.
Sopra il maggior altare San Pantaleone esibisce a farsi in brani le carni; e ne segue la doppia sua vittoria per cui, ed un angelo cala a distruggere l’idolo di Marte, ed egli vede aprirsi innanzi di sè il paradiso.
(1) Andrea Salsi. De’ pievani della Chiesa di S. Pantaleone in Venezia. Giovambatista Merlo 1837
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