La vetrata nel braccio destro del transetto della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo

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1859
Braccio di destra del transetto della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Sestiere di Castello

La vetrata nel braccio destro del transetto della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo

La vetrata nel braccio destro del transetto della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo è il frutto di un processo artistico durato a lungo, e dovuto a diversi artisti ideatori e maestri esecutori, l’aspetto ideativo iniziale si lega all’opera di Bartolomeo Vivarini e del nipote Alvise, quello esecutivo dovuto ai pittori di vetrate Girolamo Mocetto e Giovanni Antonio Licinio da Lodi.

Mentre dunque a concludere l’impresa iniziata a partire dall’alto verso il 1490 fu di ostacolo la crisi economica e politica di uno Stato minacciato nella stessa sua sopravvivenza dal 1507 al 1511, solo dopo quest’ultima data dovette essere completato il registro inferiore della vetrata sulla quale si legge a sinistra una tabella che reca la firma di Girolamo Mocetto. Si tratta di una figura di artista eclettico e sfuggente. Egli appartiene a una famiglia di maestri vetrai operosi a Murano nell’arco di tutto il Quattrocento, ma è anche diligente pittore, frescante e incisore su rame. (1)

In questa vetrata si vede nell’alto l’Eterno Padre, avente ai lati il sole e la luna, sotto di esso si scorge l’Arcangelo Gabriele che annuncia alla Vergine il grande Mistero, ed i Profeti Isaia, e Davide. Segue, in mezzo a bellissimi porticali, Maria con il Divin Bambino fra le braccia, il Precursore, e gli Apostoli Pietro e Paolo. A questi succedono gli emblemi degli Evangelisti, e poi i quattro principali Dottori della Chiesa: Gregorio, Ambrogio, Girolamo ed Agostino. Si vedono dopo i santi Domenico, Jacopo Salomone, Pietro Martire, e Tomaso l’Angelico; e finalmente San Gregorio, due santi guerrieri, e San Teodoro. (2)

(1) http://www.graziussi.com/vetrate.html

(2) Le chiese di Venezia descritte ed illustrate da Giambattista Soravia – Vol I – Per Francesco Andreola Venezia 1822

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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