Il Caffè Lavena già all’Orso Coronato, sotto i portici delle Procuratie Vecchie, in Piazza San Marco

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Caffè Lavena. Portici delle Procuratie Vecchie. Sestiere di San Marco

Il Caffè Lavena già all’Orso Coronato, sotto i portici delle Procuratie Vecchie, in Piazza San Marco

Si chiamava Caffè all’Orso coronato, che si alzava sulle zampe posteriori nella sua insegna pittoresca.

Nel Settecento l’Orso coronato era noto, fra l’altro, perché alle sue porte stazionavano i còdega, i rappresentanti dei gondolieri, e quelli dei vetturali di terraferma. I còdega, con un fanale di buona fiamma alla mano, accompagnavano per pochi soldi i foresti nella oscurità delle calli contorte; coi vetturali si poteva contrattare qualunque viaggio dalla sbarco in terraferma e la funzione dei gondolieri era ovvia.

Il caffè muto l’insegna sul finire dell’Ottocento, prese allora il nome di Carlo Lavena, un pasticciere di modesti natali, un vera autorità nel campo della confetteria, che lo rimise interamente a nuovo e ne fece il ritrovo dello chic mattutino, spartendo con il Florian e con il Quadri il privilegio di tenere sedie e ritmi in piazza.

Dal 1866 in poi, da quando cioè la Marina da guerra italiana si installò nella città liberata, esso divenne il luogo di convegno, per l’aperitivo, degli ufficiali dei comandi e delle navi ancorate in bacino, del mondo elegante femminile e maschile, e dei viveurs. Al pari degli altri caffè della piazza ebbe la sua parte di vita intellettuale. (1)

(1) GINO DAMERINI in Caffè letterari. Canesi Editore 1962

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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