Squeri scomparsi tra il Rio de San Barnaba, il Rio del Malpaga e il Rio de la Toletta, nel Sestiere di Dorsoduro

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Rio de San Barnaba angolo con Rio Terà de la Scoazera - Sestiere di Dorsoduo

Squeri scomparsi tra il Rio de San Barnaba, il Rio del Malpaga e il Rio de la Toletta, nel Sestiere di Dorsoduro

Quattro sono gli squeri scomparsi che esistevano nelle contigue contrade dei Carmini, di San Barnaba e di San Trovaso, tutti e quattro indicati nella mappa di Venezia di Vincenzo Maria Coronelli del 1697. Gli squeri scomparsi erano: lo squero ai Carmini, lo squero in Calle Longa San Barnaba, lo squero in Calle dei Cerchieri e lo squero alla Toletta.

Lo squero ai Carmini, viene ricordato nel registro l’Arte de Squerarioli, conservato nell’Archivio di Stato di Venezia, contenente le registrazioni dei contratti di garzonato degli apprendisti squerarioli dal 1734 al 1778. In data 10 settembre 1771 si trova scritto: “Rocco di Mattio q. Cristoforo Battistin si accorda per garzon con Lorenzo Nova capomastro Squerariol alli Carmeni per anni 5 “, altri Battistin furono garzoni, nella seconda metà del Settecento, nello squero dei Nova ai Carmini; i Battistin furono i conduttori e poi i proprietari dello squero all’Anconeta a Cannaregio. Lo squero ai Carmini era collocato, come mostra la mappa del Coronelli, nell’angolo tra il Rio de San Barnaba e il Rio de Ca’ Canal o de la Scoazera (ora Rio Terà de la Scoazera), venne demolito probabilmente verso la fine del Settecento. A ricordarlo rimangono i toponimi Fondamenta del Squero e Calle del Squero Brusà.

Lo squero in Calle Longa San Barnaba sul Rio del Malpaga, viene ricordato dal Tassini, nelle sue “Curiosità Veneziane”, quando descrive la Calle del Squero o dei Nicolosi, scrive il Tassini: “nella descrizione della contrada di San Barnaba per l’anno 1740 si scorge che allo squero, in Calle Longa, domiciliavano in casa propria li Circonspetti Anzolo e Zuane Nicolosi. Essi coprivano la carica di segretari del Senato, ed erano nipoti di quel G. Battista Nicolosi, eletto nel 1713 Cancellier Grande”. Anche questo squero probabilmente venne demolito alla fine del Settecento. Ora non rimane che il toponimo Campiello del Squero.

Lo squero in Calle dei Cerchieri sul Rio de la Toleta era collocato, come si vede dalla mappa del Coronelli, dopo il Ponte de la Toleta probabilmente nell’area ora occupata da un moderno edificio (civico 1248) o alla fine della Crosera Ambasciatori. Altro non è rimasto di questo squero, neanche un toponimo.

Infine lo squero di Calle del Squero sul Rio de la Toletta era ubicato dove il rio curva in prossimità della Sacca della Toletta. Questa sacca venne realizzata nel 1777 mediante l’interramento del Riello de la Toletta, un rio morto che si addentrava per circa 30 metri verso la Calle de la Toletta, dopo essere stato lungamente osteggiato proprio per l’esistenza dello squero. Lo squero in attività fino alla metà dell’Ottocento, documentato almeno dal secolo XVI, nel 1846 era condotto da Fassi Valentino. A richiamarlo alla memoria rimangono i toponimi Fondamenta, Ponte e Calle de lo Squero.

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Dall’alto in basso, da sinistra a destra: Rio de San Barnaba angolo Rio Terà de la Scoazera, Rio de la Toletta dal Ponte de la Toletta, Rio de la Toletta dalla Sacca de la Toletta, Rio de la Toletta, edificio costruito al posto dello squero de la Toletta, Campiello de lo Squero sul Rio del Malpaga, Ponte de lo Squero alla Toletta, Campiello de lo Squero.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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