Remiera San Giacomo dall’Orio, sede e cantiere in Calle del Capitelo a Sant’Alvise, nel Sestiere di Cannaregio

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1958
Trattoria al Ponte del Megio, ex Sede storica della Remiera San Giacomo - Sestiere di Santa Croce

Remiera San Giacomo dall’Orio sede e cantiere in Calle del Capitelo a Sant’Alvise, nel Sestiere di Cannaregio

La nascita della remiera San Giacomo dall’Orio risale al 1979 quando, il 29 settembre di quell’anno, si tenne l’assemblea costituente nella sala parrocchiale dell’omonima parrocchia. La società ebbe sempre tra le sue finalità quella di aggregare gli abitanti della contrada, per questa ragione collaborò da subito con la Benefica San Giacomo dall’Orio, nell’organizzazione della tradizionale “Sagra di San Giacomo”. La remiera conservava presso la stessa benefica uno dei recapiti sociali, insieme a quello istituito presso la trattoria “Al ponte del Megio”.

Una delle attività aggreganti fu l’acquisizione di una comacina (una grande barca per il trasporto delle merci), che un gruppo di amici della contrada aveva effettuato nel 1978, provvedendo quindi al suo radicale restauro, grazie anche ai numerosi artigiani del legno presenti tra i soci della remiera. Adattata con 24 posti voga e con due “castelli” alle estremità per accogliere ospiti e figuranti, la comacina ribattezzata Regina di San Giacomo era la più maestosa e applaudita fra le imbarcazioni che partecipavano alle prima edizioni della Vogalonga, a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, fungendo altresì da “ammiraglia” e battistrada delle remiere nella “Regata Storica” e nelle principali manifestazioni sull’acqua di quegli anni.

Furono quelli gli anni del massimo sviluppo dell’associazione non solo nel settore della voga amatoriale, ma anche in quello agonistico, dotandosi rapidamente di un parco-imbarcazioni (sia di voga alla veneta che all’inglese) davvero notevole: 4 jole, due “quattro con” da competizione, canoe, topéte a remi e a vela, gondole, una peàta, gondolini e un’intera muta di 10 mascaréte da regata, mentre la grande comacina, dopo essere stata precariamente ormeggiata in vari canali di Venezia e dell’estuario, da Santa Marta, alle foci del Brenta, quindi davanti a San Giobbe, nel 1983 concluse i suoi giorni, ultimo esemplare superstite nel suo genere, nella Sacca San Mattio a Murano. (1)

Dal 2001 l’associazione ha il suo cantiere, condiviso con altre remiere, a Sant’Alvise, nell’area dei capannoni ex CIGA. Colori sociali: giallo.

(1) Giovanni Caniato. Punta San Giobbe. Storia e cronaca di un lembo di Venezia. Associazione Macellai di Venezia. Comitato Remiere Punta San Giobbe. 1997

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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