Gruppo Sportivo Tre Archi. Cantiere in Calle del Capitelo a Sant’Alvise, sede in Fondamenta de Cannaregio, nel Sestiere di Cannaregio

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2008
Sede del Gruppo Sportivo Tre Archi, in Fondamenta de Cannaregio - Sestiere di Cannaregio

Gruppo Sportivo Tre Archi. Cantiere in Calle del Capitelo a Sant’Alvise, sede in Fondamenta de Cannaregio, nel Sestiere di Cannaregio

Nel marzo del 1977 un gruppo di 15 amici, dopo aver partecipato con le proprie imbarcazioni alla seconda edizione della Vogalonga, decisero di unirsi per dar vita ad una società remiera con lo scopo di praticare, promuovere e divulgare la voga alla veneta, oltre a quello di ripristinare, in collaborazione con enti e altre società sportive, vecchie manifestazioni del Sestiere di Cannaregio.

Inizialmente senza sede sociale, il luogo di ritrovo dei soci era il Bar dei Canottieri e le imbarcazioni erano ormeggiate lungo i canali: due gondole e un sandolo, ridipinte con i fiammeggianti colori sociali rosso e verde, facevano bella mostra ed annunciavano la nascita di un sodalizio tipicamente veneziano.

Il 1 Novembre 1977 il gruppo sportivo Tre Archi e l’associazione Settemari occuparono due capannoni dell’ex-macello, situato sulla punta estrema di San Giobbe prospiciente la laguna. Sulla scia di questa iniziativa altre società remiere occuparono ulteriori spazi e capannoni liberi.

Nel 1979 dopo aver inaugurato la prima sede sociale in Calle Riello venne varata la balotina ad otto remi che ancora adesso è l’ammiraglia del gruppo. Nel 1981 la flotta venne ulteriormente arricchita con l’acquisto di ben nove sàndoli. Successivamente il parco imbarcazioni venne completato con una caorlina, un puparìn, una gondola, un gondolino ed una mascaréta.

Due sono le manifestazioni, nate nel 1979, che segnarono particolarmente la storia del Gruppo anche negli anni a seguire, contraddistinguendolo, non solo come gruppo sportivo ma anche, a conferma della volontà dei soci fondatori, come entità promulgatrice di iniziative popolari: la proclamazione del “Sangiobbino dell’anno” e la “Festa del Capitèo”. Il “Sangiobbino dell’anno” era un premio di riconoscimento e riconoscenza in vita, che ogni anno veniva attribuito ad una persona, gruppo od associazione che con la sua attività o con le sue iniziative o con il suo amore per i luoghi in cui è nato, aveva contribuito a rappresentare, valorizzare o migliorare la qualità della vita a San Giobbe o dei Sangiobbini. La Festa del Capitèo è, ancora oggi, un momento di ringraziamento della Madonna Nicopeia che, al riparo del capitello innalzato d’intesa con i soci della Voga Veneta Mestre a metà del Canale di San Secondo, protegge il navigante che attraversa la laguna.

Dal 1987 il Gruppo ha una nuova e stupenda sede (in Fondamenta Cannaregio), dove i soci, i famigliari o gli amici si ritrovano per stare in compagnia dopo una vogata o nei giorni di festa. (1)

Dal 2001 l’associazione ha il suo cantiere, condiviso con altre remiere, a Sant’Alvise, nell’area dei capannoni ex CIGA. Colori sociali: rosso come l’amore per Venezia, verde come la speranza.

(1) Gianlivio Chiappati. Punta San Giobbe. Storia e cronaca di un lembo di Venezia. Associazione Macellai di Venezia. Comitato Remiere Punta San Giobbe. 1997

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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