Ospizio di San Domenico o delle Donzelle o delle Pute. Ospizio soppresso
Storia dell’ospizio
Vi si accedeva per quella porta archiacuta, che reca in fronte le sculture di alcuni santi, e che si scorge presso la Calle di San Domenico. Di questo conservatorio, fondato, con la chiesa e col convento vicini, a merito del doge Marino Zorzi, fu priora Cassandra Fedele, dianzi nominata. Un’epigrafe sulla muraglia ricorda che lo stabile, ora privata abitazione, fu rifabbricato per cura dei Procuratori di San Marco, dopo un incendio, nel 1694. La bella porta meritò d’essere disegnata nei Monumenta Veneta dal Grevembroch, che si conservano nel patrio Museo. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).
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