La Cappella della Madonna dei Mascoli, nella Basilica di San Marco

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Basilica di San Marco, Cappella della Madonna dei Mascoli

La Cappella della Madonna dei Mascoli, nella Basilica di San Marco

Questa cappella fu costruita l’anno 1450 sotto il principato del doge Francesco Foscari, come si rileva dalla inscrizione sopra l’altare. Da qual cagione trasse il nome di Mascoli la Madonna che qui si onora, è ignoto, molte e diverse cose dicendosi, e tutte con poco o nessun fondamento. Chi dice quel nome essere derivato da un pio sodalizio di soli uomini, che prima si raccoglievano nella sotto-confessione; chi dall’uso di qui pregare per ottener figli maschi; e chi dall’essere stata collocata la immagine santa dalla famiglia Mastoli o Mastolici, onde corrottamente fosse detta dei Mascoli.

L’altare in marmo, di ottimo intaglio di autore incerto e di epoca dubbia, viene dal Cicognara attribuito alla scuola pisana. Le tre statue che lo decorano, di Nostra Donna, cioè, di San Marco e di San Giovanni, il Sansovino dice che sono opere di Michele Giambono; Cicognara ed altri tengono essere queste statue lavoro di qualche scolaro di Nicola Pisano, e noi, reputando aver il Sansovino preso errore nel citare come opere del Giambono le statue accennate, confondendo l’autor dei mosaici, che è appunto il Giambono, con l’ignoto autore dei simulacri, inchiniamo alla sentenza del Cicognara suddetto, visti i modi accostantisi a quelli di Nicola. I due angeli che agitano l’incensiere verso la croce, e che si vedono sculti sul dossale dell’altar stesso, non sono inferiori a quelli che Nicolò dall’Arca e Michelangelo scolpirono per l’altare di San Domenico a Bologna, come ben pensa il Cicognara medesimo.

Parlando adesso dei mosaici, diremo, che son questi di tale bellezza, da vincere al confronto quasi tutti gli altri del tempio; tanta arte e diligenza vi pose il loro autore Michele Giambono, che lasciò in alcuno suo nome. Alla sinistra del vólto, vi sono la Nascita di Maria e la Presentazione al Tempio; ai lati della finestra, l’Annunciazione; nel mezzo del vòlto, fra i profeti Davide ed Isaia, la Vergine col Bambino, e all’altra parte, la Visitazione e il suo Transito.

Il Giambono fu il primo a seguire, i modi dei più abili pittori del tempo suo, abbandonando le antiche maniere. Il disegno, dice bene il Moschini, piega molto al fare dei Vivarini; e certo doveva eseguire il mosaico meglio di alcun altro maestro, se egli era anche pittore, né aveva d’uopo di altra mano che gli colorisse i cartoni.  (1)

(1) ANTONIO QUADRI. Venezia e le sue lagune Vol II. (VENEZIA, 1847 Sabilimento Antonelli).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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