Frisso, Elle e Nefete su un sottarco delle Procuratie Nuove

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Frisso, Elle e Nefete su un sottarco delle Procuratie Nuove

Frisso, Elle e Nefete su un sottarco delle Procuratie Nuove

Frisso era figlio di Atamante e di Nefele (nuvola), e fratello di Elle (viva luce). Atamante lasciò la moglie celeste per sposare una donna terrena, Ino figlia di Cadmo; Nefele, offesa, per castigo mandò un’ostinata siccità sulla terra di Atamante. Ino volendo approfittare di questa occasione per togliere di mezzo i figli di primo letto, cercò di indurre lo sposo ad immolare Frisso ed Elle a Giove per ottenere la cessazione della siccità.

Allora, al momento del sacrificio Nefele intervenne circondando i figli da una nube, dalla quale uscì un montone dal vello d’oro, che li portò per aria, trasportandoli verso la Colchide. Nel passare il mare, Elle, spaventata dal frastuono dei flutti, cadde in mare. Frisso allora la seppellì sulla spiaggia, e denominò quel luogo Ellesponto dal nome di sua sorella, e continuò la sua fuga.

Giunto felicemente in Colchide, Frisso sacrificò il montone a Giove, protettore dei fuggenti, e appese il vello d’oro a un albero in una foresta consacrata a Marte, facendolo custodire da un terribile drago, il quale divorava tutti quelli che venivano per toglierlo. (1)

(1) Giuseppe Ronchetti. Il Dizionario Illustrato dei Simboli. Ulrico Hoepli Editore Milano 1922

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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