Una forca al traghetto di San Silvestro

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Traghetto di San Silvestro e Palazzo Loredan Corner Piscopia

Una forca al traghetto di San Silvestro

Sulla Fondamenta del Carbon sorge il palazzo Loredan, oggi sede del nostro Municipio, ma nel 1500 appartenente ai Corner Piscopia, così chiamati dal nome di un feudo, il Castel di Piscopia, che questa famiglia possedeva nell’isola di Cipro. Il palazzo dalle ampie sale fastose, era ricco di stoffa e di arazzi, le stanze adorne di camini “tutti di marmoro di Carrara lavorado de figure et de fogliame“, le pareti a cuori d’oro e dappertutto vasi d’argento e di bronzo, candelieri, statuine, ampolle di Murano.

Nella notte del 15 luglio 1515 avveniva nel palazzo Corner un grande furto: al mattino “si trovò rotta una feriada qual era in calle che va a san Luca” e per di là entrati i ladri avevano fatto man bassa sui vasi d’argento, su parecchie stoffe, sulle figurine, qualcuna delle quali era d’oro e su alcuni gioielli. Il furto venne subito denunciato alla Quarantia Criminale e sier Andrea Boldù di San Felice, capo dei Quaranta, dette ordine ai suoi migliori fanti di scoprire i colpevoli. I ladri dovevano esser pratici dei locali e aver conoscenza del luogo dove stavano risposti i gioielli, e così i primi sospetti caddero su tale Zuanefamiliar di casa et barcarol al Fontego di la farina a san Silvestro“, dove Carlo Corner era provveditore.

Ma Zuane, racconta il Sanudo, “era honesto homo, have moier et fioli” e i sospetti sarebbero rimasti tali, se non si fosse ritrovato uno dei vasi d’argento nella bottega di Zirolamo Canzian, orefice all’insegna del Salvatore in Ruga Rialto. Interrogato il Canzian sulla provenienza del vaso, egli disse di averlo comperato “da un barcarol del Fontego di la farina” e fu allora che Zuane venne imprigionato e nello stesso giorno sottoposto alla tortura. Al terzo scasso di corda confermò di aver guidato alcuni compagni a rubare in palazzo Corner e per sua parte aveva ricevuto “doi vasi d’argento, venti ducati et la promission di altri trenta a roba venduta“. Ma i compagni erano fuggiti la notte stessa del furto per Padova e di loro non aveva saputo più nulla.

Il processo fu breve: “per il piedar di l’avogador Federigo Renier è sta preso de apicar Zuane barcarol” e il 23 luglio al traghetto di San Silvestro si alzò la forca dinanzi al palazzo Corner Piscopia e venne impiccato il ladro “con la faza (faccia) volta verso il palazzo” dove aveva rubato e tradito. (1)

(1) Giovanni Malgarotto. IL GAZZETTINO, 6 febbraio 1927

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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