Ponte Marcello o Pindemonte, sul Rio del Piombo

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Ponte Marcello o Pindemonte, sul Rio del Piombo - Castello

Ponte Marcello o Pindemonte, sul Rio del Piombo. Calle Marcello – Calle del Borgoloco

Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in ferro a greche. (1)

Sbaglia il Fontana nelle Illustrazioni alla Venezia Monumentale e Pittoresca, e nei Cento Palazzi dicendo che il palazzo, a piedi di questo ponte, venne eretto dal doge Nicolò Marcello.

Sorse invece per opera degli Anzelieri, venuti da Lucca nel secolo XIV, e soltanto in seguito passò in proprietà della famiglia Marcello. Nel Cod. DCCCCXXXIX, Classe VII della Marciana, sta scritto circa gli Anzelieri: “Fecero edificar el palazzo in contrà de S. Marina, qual hora è de cha Marcello, et fo del pare del dose Marcello”.

E nell’Elenco delle fabbriche fatte dai Lucchesi in Venezia (Cod. CXCVI, Classe VI della Marciana) abbiamo: “Casa al ponte di messer Giovanni Marcello per gli Anzelieri, 800 ducati”. Si Noti che tale elenco si dice tolto dal Giornal N. III, Carte I della Scuola del Volto Santo, secondo “una polizza fatta per mano del q.m m.r Zuane Marcello fu padre del serenis.mo Principe D. Nicolò, stava al ponte di S. Marina, in le chase che furono de Anzelieri”. 

Non è improbabile però che il doge Marcello, abbia fatto rinnovare il palazzo di cui parliamo. Rifabbricato sullo stile del Longhena, esso nel 1701 passò in proprietà della famiglia Pindemonte di Verona, ascritta a quella nobiltà fino dal 1409, e nel 1654 insignita di titolo marchesale da Carlo II duca di Mantova nella persona di un Giovanni q. Giacomo, titolo riconosciuto dall’imperatrice Eleonora, che, con suo diploma 15 giugno 1675, nominò istoriografo imperiale il marchese Giovanni suddetto.

Anche il Veneto Senato lo creò, con decreto 15 novembre 1679, cavaliere di San Marco, e gli destinò il premio di una collana, e di una medaglia d’oro. Per colmo di onorificenze, la Repubblica ammise finalmente la famiglia Pindemonte al Maggior Consiglio nel 1782. Essa ampliò di un’ala il suo palazzo di Santa Marina, ove abitò per lungo tempo Giovanni Pindemonte, ed anche, sebbene interrottamente,  Ippolito, suo più celebre fratello. Poi il palazzo Marcello-Pindemonte venne posseduto dai conti Papadopoli, che l’acquistarono l’anno 1808. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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