Una fonte di acqua dolce nel Canal de Cannaregio
Scrive il Sanudo, nei suoi Diari il 12 agosto del 1501, che già da due mesi, a cura dei Provveditori di Comun, si scavava il “rio de Canaregio”, lungo 600 passi veneziani, e sembra che, vicino alla casa del tentor (tintore) Centon, abbiano trovato una fonte d’acqua risorgente salmastra, e che si continuava a scavare per vedere di quale origine fosse la cosa. Il Collegio raccomandò che non si guardasse a spesa e si continuasse a scavare, ma poi “non trovorono nulla, et si perse il tempo a cavar (scavare)”. (1)
La famiglia Centon o Cendon
Le nostre cronache dicono che la famiglia Centon sia venuta da Chioggia, e ricordano che faceva per arma un leone rosso in campo d’oro, passante sopra una sbarra azzurra dentellata. Quest’arma si trova anche scolpita nella cappella eretta dai Centon nella vicina Chiesa di San Giobbe, dedicata un tempo a San Pietro d’Alcantara, ed ora a Santa Margarita. I Centon, per testimonianza delle cronache, furono in grande reputazione fra i mercatanti di piazza, si imparentarono con nobili famiglie, acquistarono molte ricchezze, e fabbricarono vari stabili in Cannaregio. (2)
(1) Marin Sanudo. I Diari.
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872
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