L’ultimo dei Primiceri di San Marco

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Palazzo Foscari. Fondamenta San Simeon Picolo. Sestiere di Santa Croce

L’ultimo dei Primiceri di San Marco

Il Primicerio di San Marco, per un decreto del Maggior Consiglio del 1471, doveva essere sempre un nobile veneziano eletto dal doge e separata affatto dalla giurisdizione patriarcale. Egli, per concessione pontificia, usava di tutte le insegne vescovili nell’esercizio delle sue funzioni, ed a lui erano soggetti tutti i canonici ed i quattro diaconi destinati alla Basilica Marciana.

L’ultimo dei primiceri fu eletto dal doge Paolo Renier il 18 agosto 1787 e fu un Luigi Paolo Foscari, figlio di Giovanni e di Maria Molin. Il Foscari aveva il suo palazzo sulla fondamenta dei Santi Simeone e Giuda, località chaiamata dai veneziani San Simeone piccolo, ed il palazzo, quasi attiguo all’angolo della calle Lunga, il Priuli lo dice innalzato da Marco Foscari, fratello del doge, nel 1467.

Messer Paolo, scelta la carriera ecclesiastica, nel 1755 era canonivo della Basilica di Padova e fu nel 1761 scelto dalla Signoria per presentare a papa Clemente XIII un ricchissimo reliquiario d’oro che conteneva una costola del Beato Gregorio Barbarigo.

In quella occasione egli ebbe dalla Corte pontificia onori e carezze, ed il pontefice gli promise la sua protezione, anzi gli fece chiedere se avesse accettato un vescovado che si prevedeva presto vacante nell’Italia meridionale, ma il patrizio dichiarò a quelli che lo interrogavano di non voler per ora lasciare la sua Venezia.

Durante la carica di primicerio della Basilica ducale ebbe con il patriarca di Castello, che era allora Federico Giovanelli, della famiglia fatta patrizia nel 1668, una disputa alquanto vivace per una certa questione di precedenza tra i canonici di San Marco e quelli di Castello.

Seccato il Giovanelli, uomo di carattere piuttosto vivo, mandò a dire al Foscari che il “santo Padre così sempre ordinava” e di rimando il primicerio: “In terra di San Marco comanda sempre el dose!“. E vinse nella questione il primicerio, l’eletto del doge.

Luigi Paolo Foscari cessò dalla sua carica poco dopo caduta la Repubblica, quando la chiesa di San Marco divenne la cattedrale di Venezia e così anche sede dei patriarchi di Castello. Egli morì il 18 gennaio 1810, ultimo, dice il Cicogna, non solo dei primiceri, ma amche ultimo patrizio della cospicua stirpe dei Foscari, che abitavano a San Simeone, discendenti dell’infelice doge Francesco. (1)

(1) Giovanni Malgarotto. IL GAZZETTINO, 9 maggio 1924.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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