Leda e il Cigno, gruppo scultoreo nel Museo del Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa

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Leda e il Cigno. Museo del Palazzo Grimani

Leda e il Cigno, gruppo scultoreo nel Museo del Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa

Leda era la bellissima regina di Sparta, figlia di Testio, moglie di Tindaro, e madre di Elena di Troia sposa di Menelao, viene sovente rappresentata in atto di vezzeggiare un cigno che le sta voluttuosamente nel grembo; la di lei leggiadria s’accorda bene con la grazia del cigno, il cui bel collo è paragonato al candido collo di donna. Si dicesi che Giove volendo unirsi con Leda mentre era sulla sponda dell’Eurota, facesse cambuare Venere in aquila, ed egli trasformato in cigno inseguito dall’aquila andasse a rifugiarsi nelle braccia della giovane amata.

Leda dopo quell’unione partorì due uova, dall’uno dei quali uscirono Polluce ed Elena, e dall’altro Castore e Clitennestra. Si tenne Giove padre dei due primi, e Tindaro dei secondi. Questo simbolo, come altri della mitologia, venne diversamente raccontato secondo i paesi dove significò qualche fatto civile o religioso, e secondo le modificazioni a cui soggiacque mutando di luogo e di culto.

Apollodoro dice che Giove, innamorato di Nemesi, si trasformò in cigno, e quella cangiò in oca, e che diede a Leda l’uovo da lei concepito, per cui divenne madre dei gemelli. Altri vuole che Leda fosse deificata sotto il nome di Nemesi.

Sono vari i sistemi applicati alle favole con ingegnose congetture per conoscerne il senso, e si potrebbe dir molte cose intorno a Leda; ma senza entrare in particolari che sarebbero assai incerti, basti far notare che in greco si esprime con lo stesso vocabolo uovo e talamo, quasi che questo, a somigliauiza di quello, serve all’arcano concepimento della generazione.

Cosicché il mito di Leda è relativo ai primitivi matrimoni, e una costituzione nuova della società dipendente dalla relazione dei due sessi sottoposti alle leggi sacre e civili; poiché Nemesi é figlia della Giustizia, veglia sulla terra come punitrice dei colpevoli ed é superiore allo stesso Destino. Mentre questo indica una condizione stazionaria della società. Nemesi é simbolo di progresso e di perfezionamento.

E simile interpretazione sociale oggi adattata da molti in mitologia sembra più ragionevole di quella che prevalse presso i Romani, e che sotto il velo mitologico rinviene una rozza fisica. E con tale sistema Giove sarebbe un canale d’acqua formato dalla pioggia, e i gemelli due fontane minerali. (1)

Il gruppo scultoreo di Ledra e il Cigno si può vedere nel Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, nella cosiddetta Tribuna.

(1) Giuseppe Ronchetti. Il Dizionario Illustrato dei Simboli. Ulrico Hoepli Editore Milano 1922

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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