Il bucranio, un elemento decorativo infisso sui muri del Macello di San Giobbe

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Bucranio infisso sui muri dell'ex Macello a San Giobbe

Il bucranio, un elemento decorativo infisso sui muri del Macello di San Giobbe

Nei tempi antichi si consacrarono nei luoghi sacri offerte di animali, gli avanzi delle vittime immolate, soprattutto i crani di esse, dopo essere stati disseccati, venivano appesi intorno alle are, ai muri, alle porte degli edifici.

Queste teste dette bucrani fornirono alla scultura e alla pittura dei simboli dei luoghi ove si svolgevano i sacrifici, l’ara da cui erano stati consumati, e quelle teste scarnate venivano riprodotte, con delle bende sacre, dei festoni e delle ghirlande con cui le vittime venivano abbigliate prima di esssere condotte al sacrificio.

Nei tempi moderni si è usato il bucranio per identificare mercati, macelli e macellerie.

Dall’alto in basso, da sinistra a destra: bucranio nella Scala d’Oro del Palazzo Ducale, ex Macello a San Giobbe; bucranio nel Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa; bucranio nell’ex Macelo di San Giobbe; ex Macello a San Giobbe; bucranio nell’ex Macelo di San Giobbe; ex Macello a San Giobbe

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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