Fontana in Campo Santa Ternita
Piccola fontana a colonna ottagonale in ghisa, con un grande beccuccio ricurvo, da dove fuoriesce l’acqua a getto continuo.
Campo Santa Ternita. Demolita chiesa di Santa Ternita. Questa chiesa fu eretta dalle famiglie Celsi e Sagredo, sotto il doge Pietro Barbolano o Centranico nell‘undecimo secolo. Fu cominciata a riedificare nel 1505, e compiuta nel 1547. Verso il 1584 fu rinnovata di dentro e di fuori, probabilmente per l’incendio del 1569 che danneggia assai l’Arsenale e gli edifici vicini; finalmente fu restaurata tutto nel 1721, e in parte nel 1781. Fu chiusa nel 1810, e demolita, meno il muro di cinta, nel 1832. Aveva sette altari e molte pitture, del Conegliano, del Santa Croce e del Palma il giovane, e d’altri. Erano in essa istituite due confraternite, quella dei coronai sotto il titolo della Beata vergine e quella di Sant’Anastasio dei filatori. Quel Michele Viti, prete Bergamasco, che con altri attentò alla vita di fra Paolo Sarpi, e che perciò fu bandito nel 1607 con pubblico atto del consiglio dei Dieci, era solito uffiziare in questa chiesa. Sul muro di cinta sta un’iscrizione che dice essere proibito ogni giuoco nel campo: e dei tempi della Repubblica, e si crede qui trasportata da altro sito. Poco lungi da questa chiesa si trovavano due ospedali: l’uno, detto delle Boccole dal nome della famiglia che lo aveva fondato, era situato tra i palazzi Manolesso e Magno, in calle di Ca’ Magno; l’altro di casa Cristian, fondato da Natichliero. Ricorderemo ancora che a breve distanza dalla chiesa suddetta erano state erette nel 1501 dal patrizio Nicolò Morosini trenta case a ricetta di gentiluomini poveri.
(1) BERNARDO e GAETANO COMBATTI. Nuova planimetria della città di Venezia. (VENEZIA, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).
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