La giustizia della Repubblica, il caso di Zanetto murer

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Palazzo Zane in Campo Santa Maria Mater Domini. Sestiere di Santa Croce

La giustizia della Repubblica, il caso di Zanetto murer

Sier Alvise Briani di San Giovanni Nuovo, Signor di notte, ordinò nell’ottobre 1501 a Zanetto murer di non lavorare nelle case della famiglia Zane situate in campo Santa Maria Mater Domini. Quelle case fin dal 1310 erano state bollate con il leone di San Marco e non dovevano essere mai restaurate, così che con il tempo crollassero da sè e ciò per punizione della famiglia Zane perché aveva preso parte alla congiura con Baiamonte Tiepolo.

Ma le solite voci malefiche, dissero che Zanetto non ubidisse, e il patrizio senza appurarle “andò la notte con la zerca (pattuglie di sbirri) e trasselo di casa, batendo la sua dona che era graveda qual voleva difender el marito et li portò in camera dil tormento dei Signori di notte“. Qui sier Alvise Priani da solo, si prese l’arbitrio di dare a Zanetto quattro tratti di corda, e poi lo fece rinchiudere nella prigione Nuova insieme con la moglie che nella notte disperse (abortiva) per lo spavento.

Il giorno dopo gli Avogadori di Comun seppero il fatto, e denunciarono il patrizio alla Quarantia criminale che subito procedette al di lui arresto per aver violata la legge. Difatti i Signori di notte per dar la tortura ad un accusato dovevano essere in quattro a la bancha, cioè giudicare in quattro di comune accordo, senza di che, il colpevole non poteva essere torturato.

Contro il Briani fu fatto processo il 10 ottobre, e messer Beneto Sanudo, fratello del cronista, quale avogador mise la parte: il Brianifo confinato in vita a la Canea, et s’il rompe il confin, a chi lo prenda taja di lire mille“.

Così partiva per la Canea, nell’isola di Candia, il patrizio Alvise Briani, mentre Zanetto murer, et soa muier, uscivano assolti dalla prigione Nuova. Come si vede erano giusti e severi anche contro i patrizi loro pari. (1)

(1) Giovanni Malgarotto. IL GAZZETTINO, 8 gennaio 1926

Il leone di San Marco scalpellato di Palazzo Zane, del secolo XIV, in Campo Santa Maria Mater Domini 

 

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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