Corte de la Polvere, nel Sestiere di San Marco

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Corte de la Polvere. Sesteire di San Marco

Corte de la Polvere, nel Sestiere di San Marco

In Frezzaria, presso la Corte Nova, esisteva nel 1740 una bottega da polvere, tenuta da Iseppo Anodi. Era questa la polvere di Cipro (a), di cui al tempo della Repubblica si faceva un uso grandissimo per i toupet delle dame, e per le parrucche dei gentiluomini.

La vendevano i così detti muschieri (profumieri) dipendenti dall’arte dei Merciai, dai quali nel 1551 tentarono di staccarsi, benché in seguito, vedendo di non poter accampare valide ragioni, venissero con i medesimi a componimento, riserbandosi il solo diritto di creare i loro soprastanti. Essi nel 1708 rinnovarono il medesimo tentativo, ma inutilmente, per cui ancora al cadere della Repubblica, erano uniti all’arte dei Merciai, trovandosi nel manoscritto Dal Senno fra i colonnelli dell’arte suddetta i fabbricatori e venditori di polvere di cipro, compresi sotto il titolo di muschieri. Avevano però scuola di devozione separata sotto il titolo della Natività di Maria Vergine in chiesa di Sant’Andrea Apostolo. (1)

(a) polvere di Cipro o meglio polvere di Cipri; questo era un arboscello che nasceva nelle Indie Orientali, in Arabia, in Persia e in Egitto, comunemente chiamato Alkanna o Henna. Dai suoi fiori si estraeva un olio e una pomata, dalle foglie e dalle radici si ricavava la polvere che serviva per assorbire il sudore (incipriarsi) e per colorare in giallo o rosso.

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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