Il Ponte Pasqualigo, già Ponte de Noal, a Santa Fosca

0
689
Ponte Pasqualigo sul Rio de Noal. Sestiere di Cannaregio

Il Ponte Pasqualigo, già Ponte de Noal, a Santa Fosca

Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in ferro a svolazzi. (2)

Il Ponte Pasqualigo sul Rio de Noal a Santa Fosca si chiamava una volta Ponte de Noal. Ma quel Nicolò Pasqualigo, che si volle ricordato, morì nel 1821 come comandante di divisione navale al servizio dell’Austria, né è si gran nome il suo da dover essere preferito nella toponomastica cittadina a tant’altri ben maggiori. Il cambio di denominazione avvenne nel 1870 quando fu aperto al pubblico, il 16 aprile, il ponte rinnovato.

Ma “il ponte di Noal” come dice una vecchia Cronologia “in sestier di Cannaregio, in contrà di Santa Fosca si chiama con questo nome, giacchè fu fatto la prima volta da uno di questa casa Anoval“, Anovale dunque o Noale, abbreviato per vernacolo in Noal.

E il nome andava conservato, oltre che per molte altre ragioni, perché è costruzione assai antica, che reca tal nome fin dal secolo XIII. Infatti una sentenza del Piovego, cioè del Pubblico, dell’anno 1298 parla (tradotto dal latino) “del ponte di Noale, il quale del resto deve essere riparato e restaurato dagli abitanti di Santa Fosca, secondo antica consuetudine“.

Gli Anovale vennero a Venezia dal castello trivigiano di Noale fin dal 900 abitavano ancora a Santa Fosca negli ultimi anni del secolo XIV. La famiglia si estinse a Venezia nel 1583.

Marin Sanudo rammenta nei suoi Diari, che nel 1516 precipitò metà del Ponte de Noal mentre passavano due frati francescani del convento di San Giobbe, i quali caddero nel rivo sottoposto senza farsi alcun male. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giovanni Malgarotto. IL GAZZETTINO, 13 giugno 1923.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.