Fontana in Campiello de le Becarie
Fontana a forma di colonna rotonda in ghisa, simile ad una palina de casada (palo da ormeggio signorile), con la parte superiore che termina con un cappello e una banana (mancante). La fontana è decorata con una testa di leone, dalla bocca del quale, tramite un piccolo ugello, fuoriesce l’acqua a getto continuo.
Calle e Campiello delle Becarie. Il pubblico Macello, costruito da pochi anni con regolare ed ampio disegno, fa prospetto sulla laguna. (1)
Alcuni locali adibiti alla macellazione, appartenenti alla famiglia Gonella, risultano attivi già nel 1469. Altre zone di Venezia ricordano nella toponomastica i luoghi dove in passato si usava macellare, commerciare carni o, più semplicemente, dove abitava qualche addetto a tali lavorazioni: ritroviamo un ponte detto dei Bechi (Ponte Loredan) agli Ormesini e uno omonimo vicino alla Bragora (Ponte de la Pietà); un terzo, attestato nel 1773 a San Giovanni Grisostomo, non conosciamo l’esatta ubicazione. A questi si devono aggiungere il Campo e il Ponte de le Becarie a Rialto, un Campiello alla Becheria (anno 1748) in contrada Sant’Agnese, una Calle del Becher a San Felice, un Sotoportego del Partido dei Vedei e il Partido dei Castrai, entrambi nella zona di San Girolamo, in Cannaregio. (2)
(1) BERNARDO e GAETANO COMBATTI. Nuova planimetria della città di Venezia. (VENEZIA, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).
(2) a cura di GIOVANNI CANIATO e RENATO DALLA VENEZIA. Il Macello di San Giobbe. (VENEZIA, 2006 Marsilio Editori).
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