Gli amori del cardinale Pietro Bembo

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Tiziano Vecellio. Ritratto di Pietro Bembo. National Gallery of Art, Washington

Gli amori del cardinale Pietro Bembo

Messer Pietro Bembo, cardinale, scrittore, storico, era sempre innamorato. Egli stesso nelle sue lettere confessa di aver dedicato all’amore tutti i suoi primi anni, né con l’età si estinse il fuoco della galante eminenza. A ventott’anni scriveva a Trifone Gabriele che una nobile veneziana era la migliore e la maggior parte di sé stesso, ed era una Vendramin, ma la fiamma durò appena un anno e si spense nel 1500 per un’altra passione. Di questa nuova madonna, che egli adorava sopra tutte le cose, non si sa con certezza il nome, ma sembra fosse una tale Marina moglie di Bernardo Savorgnan. La Marina aveva la casa sulle Zattere e dal palazzo Bembo, che abitava allora a San Trovaso, si vedevano le finestre della bella signora, che ne traeva profitto per qualche segnale.

Ma un brutto giorno la casa della Savorgnan si chiuse improvvisamente: il marito forse accortosi della tresca, aveva condotta la moglie nei suoi possedimenti del Friuli e il Bembo rimase solo.

Però fu breve la sua vedovanza: nella villa Ostellato degli Strozzi presso Ferrara, s’innamorò dela famosa Lucrezia Borgia, sposa di Alfonso d’Este e figlia del papa Alessandro VI, e con lei intrecciò un nuovo amore chiamadola nelle sue lettere dolcissima vita mia.

Dalla fatale duchessa passò il Bembo prima del suo cardinalato, ad altre belle di delicato corpo, e trovò alfine la pace del suo cuore ardente nella bellissima Morosina dalla quale ebbe tre figli: Lucillo, Torquato ed Elena.

Della Morosina, che lo amava teneramente, rimase ai posteri, testimonio di questo ultimo amore, una sola lettera, pubblicata nel 1902 dal bibliotecario dell’Ambrosiana di Milano, monsignor Achille Ratti, poi Papa Pio XI.(1)

(1) Giovanni Malgarotto. IL GAZZETTINO, 26 aprile 1925.

FOTO: dalla rete. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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