Corte del Rosario, nel Sestiere di Castello

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Corte del Rosario. Sestiere di Castello

Corte del Rosario, nel Sestiere di Castello

Dalle ricerche fatte ai vecchi della contrada risulta che qui per l’addietro esisteva un altarino dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Può darsi che esso fosse stato cretto, e venisse mantenuto a spese della confraternita del Rosario, unitasi in chiesa dei Santi Filippo e Giacomo nel 1712, e soppressa nel 1805, poiché nelle carte di questa confraternita, esistenti nell’Archivio Generale, troviamo che ogni anno si spendeva per l’apparecchio e per le cere del sottoportico nel Venerdì Santo, e che un anno si spese anche per la pittura della tela del sottoportico.

Antico è fra i Veneziani il culto alla Beata Vergine del Rosario, ma il medesimo crebbe di molto dopo che Pio V dichiarò festivo il giorno in cui la chiesa venera sotto questo titolo Maria, e ciò in ringraziamento della vittoria ottenutasi alle Curzolari nel 1571.

Dopo quel tempo si ricostruì ed ampliò, sotto la direzione del Vittoria, la cappella del Rosario nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo, nella quale il Tintoretto dipinse i trionfi dell’armi Cristiane sopra il Turco. Questa cappella con tutti i suoi capolavori, unitamente alla pala stupenda del Tiziano in San Pietro Martire, che lì era depositata per il ristauro della chiesa, miseramente venne distrutta da casuale incendio il 16 agosto 1867. (1)

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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